Dopo una lieve flessione, sono tornati a salire i contagi ad Avola, il Comune del Siracusano maggiormente afflitto, insieme a Noto, dal Covid19. Il dato, come comunicato dal sindaco, Luca Cannata, è di 406 persone malate nella giornata di ieri.

La situazione

“Oggi  sono stati eseguiti 484 tamponi ed in 4 sono risultati positivi” scrive il primo cittadino, rispondendo sui social alla valanga di domande degli abitanti, che hanno come prima preoccupazione la riapertura delle scuole, come disposto dall’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci.

Per tanti che vivono ad Avola, la stella polare è un altro sindaco del Siracusano, Giuseppe Stefio, capo dell’amministrazione di Carlentini, che, su “consiglio dell’Asp di Siracusa”, ha sospeso “tutte le attività didattiche in presenza delle scuole di ogni ordine e grado fino al 22 gennaio”. Insomma, tutti a casa e lezioni con la Dad, la famigerata didattica a distanza.

Le paure dei genitori

Tanti i commenti sulla pagina social del sindaco di Avola, in cui si manifestano i timori dei genitori per la riapertura delle scuole.

“Sindaco essendo mamma di un bambino di prima media, è a fronte di un numero così elevato di contagi mi chiedo e le chiedo: perché riaprire le scuole?”.

“Se la scorsa settimana l’Asp le ha detto/ consigliato di chiudere le scuole a fronte di 252 contagiati, immagino che anche in questa contingenza, lei consulterà l’Asp, la quale, per coerenza, a fronte di circa 400 contagiati le dovrebbe consigliare di chiudere. So che altri sindaci hanno chiuso le scuole del loro comune. Qui il problema è avolese. Inoltre, se lunedì suonerà la campanella per i nostri bimbi, come dovremo comportarci con il suo divieto di stazionamento?”

“Valuteremo con Asp città per città” ha risposto il sindaco ad una delle domande relative all’opportunità di chiudere le scuole.

Ieri sera, due consiglieri comunali, Fabrizio Alia e Francesco Tardonato, hanno posto un altro problema: la bassa affluenza ai test con il drive in che, secondo gli esponenti politici, aumenterà i pericoli del contagio nelle scuole.