• Lanciare una nuova campagna di ristori regionali che si aggiunga a quelli statali
  • Usare i 421 milioni di euro liberati dall’Accordo Stato Regione
  • La proposta di Saverio Romano di Cantiere Popolare alla regione

L’accordo fra Stato e Regione che spalma in dieci anni la parte restante del disavanzo da coprire libera 421 milioni di euro nel bilancio 2021 che possono essere utilizzati dalla Regione. E parte la gara all’impiego di questi soldi in tempi di ‘vacche magre’.

A lanciare la proposta che spiazza tutti è Cantiere Popolare. “L’istituzione della zona rossa in Sicilia, al di là delle considerazioni di carattere sanitario che l’hanno ispirata e determinata attraverso il calcolo dell’indice di contagio e l’aumento dei casi di positività, di certo darà un altro colpo micidiale alle categorie produttive che in Sicilia hanno già toccato il fondo e che cercano in tutti i modi di non soccombere per effetto di una pandemia di cui non si vede ancora la fine. Il capitolo dei ristori in favore dei titolari di attività commerciali si è rivelato, nei tempi e nel quantum, totalmente inadeguato. Gli effetti economici del virus sono stati mortali per tantissimi imprenditori, commercianti, professionisti, titolari di partite Iva” sostiene il leader Saverio Romano che, alla luce diq ueste considerazioni, lancia la sua proposta al governo “Ecco perché serve una manovra regionale, da varare subito, per dare una risposta immediata e ripeto ‘immediata’ a chi non ha più come sostenere se stesso e la propria famiglia. Il recente accordo tra le Regione Siciliana e il governo nazionale prevede in termini economici che 740 milioni di minori entrate a causa del Covid vengano interamente ricoperte dello Stato e che 15 milioni circa delle rate di mutuo vengano differite e che, soprattutto, 421 milioni di euro possano essere impiegati dalla Regione nel bilancio 2021. E’ da queste risorse che devono essere prelevate somme per ristorare nel più breve tempo possibile le categorie professionali che oggettivamente sono in grandi difficoltà in questo contesto”.

“Non c’è tempo da perdere – conclude Romano – e la Regione ha ora la possibilità di intervenire con urgenza”.

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