“Sono dispiaciuto per quello che ho fatto ma non sopportavo l’idea che quell’uomo fuorviasse i miei figli”. Lo ha detto Danilo Rugani,  il 38enne operaio siracusano, nel corso dell’interrogatorio di garanzia al palazzo di giustizia di Siracusa davanti al gip di Siracusa, Francesco Alligo, lo stesso che ha firmato il suo arresto per aver gambizzato sabato scorso il vicino di casa nell’androne della palazzina in via Ramacca, nella zona di viale Santa Panagia, area nord di Siracusa, poco dopo il rientro a casa della vittima, un commerciante, al termine della giornata di lavoro del commerciante.

Il movente

L’indagato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha confermato la versione fornita domenica al pm ed agli agenti della Squadra mobile, sostenendo di aver agito temendo che i figli rimanessero risucchiati nel mondo della droga per via di quel vicino, un 53enne, con precedenti penali, arrestato nel giugno scorso per possesso di stupefacenti. In quell’occasione, nella casa in cui fu trovato dagli investigatori c’era anche uno dei figlio di Rugani, un ragazzino di 14 anni. E quando, sabato scorso, l’operaio ha premuto il grilletto della pistola nella sua disponibilità avrebbe chiamato per nome la vittima per poi dirgli: “Tu sai perché, questo è per i miei figli”.

L’arma

Nel corso dell’interrogatorio al palazzo di giustizia, Rugani ha anche ammesso di aver usato una pistola, secondo la polizia è una calibro 380. Un’arma che al gip ha detto di avere con se da tempo, poi gettata in mare, nelle acque della Baia di Santa Panagia, non  molto distante dalla sua abitazione.  Dopo aver fatto fuoco, è scappato in sella ad uno scooter, Honda Sh: avrebbe indossato un cappellino, una tuta di colore scuro ed uno smanicato, come emerso dalle immagini delle telecamere di sicurezza estrapolate dalla polizia per rintracciare ed identificare il responsabile che aveva lasciato il ciclomotore alla sorella. Il mezzo è stato trovato dagli inquirenti ,che hanno poi eseguito un tampon kit sullo scooter e sugli indumenti del trentottenne.  Al termine dell’interrogatorio, Rugani è tornato in un’abitazione di un parente, agli arresti domiciliari.