Mario Pecoraro e Carlo Salvatore Sclafani avrebbero avuto il monopolio a Bolognetta nel settore delle onoranze funebri.

E’ quanto emerge nel corso delle indagini che hanno portato ai fermi dei due imprenditori nel corso delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Misilmeri nel corso dell’operazione Dominio.

Il Comune aveva indetto una gara per la estumulazioni delle salme nel cimitero comunale senza invitare la società che faceva capo ai due imprenditori

“Il capo dell’ufficio tecnico si era messo di traverso, l’architetto si è impuntato – dicevano i due imprenditori – e voleva fare la gara a cui sono state invitate alcune imprese”. Ma non la loro. Un affronto per i due che avrebbero preteso l’affidamento diretto. Per cercare di capire quali fossero le ditte che avevano preso parte all’appalto si erano incontrati al cimitero con un impiegato comunale dell’area tecnica del Comune di Bolognetta. Alla fine la gara fu vinta da una ditta palermitana che fa capo a Nunzio Trinca. Trinca si sarebbe incontrato con Pecoraro al cimitero. Lo racconta lo stesso Pecoraro a Sclafani.

“Però vedi quel picciotto (parlando di Nunzio Trinca) minchia subito mi è venuto a cercare. A chi cercano? A noi altri. E mi ha detto. Mio padre sempre mi ha insegnato dove vai chiama se hanno bisogno. Poi mi ha detto “lo facciamo insieme portiamo tre picciotti l’uno e vediamo le spese”.

A questo punto Pecoraro avrebbe risposto a Trinca. “No no gli ho detto ascoltami, fai quello che devi fare. Per l’escavatore, gli scarabilli  e per lo sterro problemi non ce ne sono io ce l’ho all’altra ditta Sagin. Tu chiami la Sagin gli dici ho bisogno a noleggio e noi altri ti diciamo quello che dobbiamo fare”.

Una vicenda che dimostra, secondo gli investigatori, l’assoggettamento di numerosi dipendenti pubblici comunali che si sarebbero mostrati estremamente servili nei confronti dei due indagati, fornendo loro ogni tipo di informazione richiesta e cercando dove fosse possibile di avvantaggiarli ad esempio indicando loro il nome delle imprese che hanno partecipato alla gara bandita per i lavori di estumulazione.

Assoggettamento e infiltrazione che rischiano adesso di innescare il procedimento che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi. Bisognerà attendere la convalida dei fermi e poi spetterà alla prefettura di Palermo valutare se iniziare la procedura.

“L’amministrazione Grassadonia è al fianco delle forze dell’ordine e dello Stato. Prendiamo le distanze dai fatti accaduti, dai quali ci riteniamo del tutto estranei, e confidiamo nell’operato della magistratura. La mafia e la criminalità non hanno avuto e non avranno mai spazio nel nostro operato”. Lo scrive il sindaco di Bolognetta, Gaetano Grassadonia, in merito all’operazione antimafia dei carabinieri, denominata Domino, che ha portato al fermo di due imprenditori.

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