• Un ventinduenne è stato arrestato a Savona perchè considerato terrorista razzista e suprematista
  • Il giovane aveva rapporti con presunte cellule in costituzione in 12 città italiane
  • In corso perquisizione nei confronti della possibile cellula di Palermo

Torna la paura terrorismo in Italia. Un terma sopito per effetto dell’attenzione spostatasi sul covid19 e su tutte le sue conseguenze che hanno distratto le masse dai rischi terroristici. rischi ridimensionati anche dalla scarsa circolazione di persone per il mondo e all’intenro del Paese proprio a causa delle restrizioni dovute al covid19

Ma il mondo del terrorismo non smette di organizzarsi e aspetta il momento giusto per colpire. Così continuano anche le indagini che hanno portato, oggi, a rilanciare il tema.

La polizia ha arrestato un 22enne di Savona nell’ambito di un’operazione antiterrorismo in ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista. L’indagato è accusato di aver costituito un’associazione con finalità di terrorismo nonché di aver svolto azione di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo.

L’organizzazione avrebbe avuto già affiliati in tutta Italia e la Sicilia non farebbe eccezione. Sono in corso anche 12 perquisizioni nei confronti di persone vicine al 22enne nelle città di Genova, Torino, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo.

In particolare a Palermo la perquisizione servirebbe a valutare il tipo di raccordo fra l’arrestato ed un presunto referente locale. Si punta a verificare, attraverso la perquisizione, se i rapporti siano proprio di antura organizzativa terroristica e se le persone identificate come terminali del 22enne siano responsabili di un qualche reato compiuto o in preparazione o se i rapporti siano, invece, del tutto occasionali o non legati alle attività dell’arrestato

L’operazione antiterrorismo è diretta in particolare ad ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista. Si tratta, dunque, non di terrorismo internazionale ma localer anche se non si escludono contatti di varia natura. L’attività investigativa, diretta dalla procura di Genova, è condotta dalle Digos di Genova e Savona e dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione-UCIGOS.

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