Uno striscione è stato appeso questa mattina in un balcone dell’istituto comprensivo statale Perez Calcutta in via Maqueda a Palermo frequentato da Antonella Sicomero  bimba di 10 anni del quartiere Kalsa morta soffocata durante una sfida su Tik Tok.

Ciao Antonella, per anni ti abbiamo tenuto per mano, ora ti terremo nel cuore”.

La procura di Palermo ha disposto l’autopsia che si svolgerà domani all’istituto di Medicina Legale del Policlinico. Un atto dovuto per accertare la causa della morte. L’esame sarà eseguito dopo l’intervento per l’espianto degli organi.

Per fare luce su quanto successo nell’abitazione della bimba un ruolo importante sarà l’analisi del cellulare dove c’erano diversi profili social.

La polizia dovrà stabilire se qualcuno ha contattato la bimba per lanciare quella sfida terribile che ha portato al soffocamento della bimba nel bagno. Soffocamento avvenuto tramite la cinta di un accappatoio legata ad un termosifone.

“Ho incontrato questa mattina i compagni di classe della piccola Antonella. Ho ribadito loro il pericolo e le insidie che nascondono nei social. Ho affrontato il tema della morte che non è percepito dai ragazzi. Li ho trovati turbati e molto tristi per quanto successo. Il nostro compito è quello di stare loro vicini in questo momento difficile”.

E’ quanto afferma la dirigente scolastico Laura Pollichino della scuola Perez Madre Teresa di Calcutta frequentata dalla bimba morta per soffocamento dopo una sfida sui social network. La dirigente ha espresso alla famiglia il profondo cordoglio quanto successo.

“Questa mattina mi ha chiamato la ministra Lucia Azzolina. Ho ribadito alla rappresentante del governo, l’estrema rabbia per quanto successo. Non riusciamo tutti noi a comprendere come sia possibile che queste sfide non vengano bloccate sui social. Quanto successo è davvero incomprensibile – aggiunge la dirigente – Le maestre mi hanno riferito che la mamma seguiva la figlia in maniera attenta e premurosa. Purtroppo la cronaca dimostra che questi episodi non sono isolati e che se non si pone un freno possono ripetersi”.

Articoli correlati