• Il parcheggio Talete è un ecomostro in cemento armato
  • C’è un piano per la demolizione della sua copertura
  • L’idea è di restituire il mare alla città
  • Ma il Comune intende farne un monumento del XXI secolo

Per realizzare il parcheggio Talete, un ecomostro in cemento armato, incastonato ad Ortigia, il centro storico di Siracusa ed affacciato sul mare, la Regione siciliana consegnò al Comune di Siracusa, nei primi anni Novanta, circa 20 miliardi delle vecchie lire.

Il tunnel sottomarino

In realtà, l’idea era di creare una via di fuga per legare l’isola di Ortigia ed il resto della città dopo la paura  per il terremoto del 13 dicembre del 1990 che danneggiò numerose abitazioni e pose la questione della sicurezza in cima all’agenda politica. Quel tesoretto sarebbe dovuto servire per costruire un ponte, addirittura  se ne progettò uno sottomarino, ed un parcheggio. Il tunnel o un altro collegamento con la terraferma non è stato mai realizzato ma quel mostro in cemento armato troneggia ancora. Per completare l’opera, fu realizzata una copertura, anche questa in cemento armato, che, di fatto, blocca la vista del Porto piccolo, uno dei luoghi più suggestivi dell’ex capitale della Magna Grecia.

Piano di demolizione

“Questa copertura potrebbe essere abbattuta – spiega a BlogSicilia Giuseppe Implatini, dipendente della Soprintendenza di Siracusa ed ex presidente dell’Osservatorio civico aretuseo- ed in questo modo la città potrebbe riappropriarsi della Marinella. Ho presentato un piano, senza alcun tornaconto personale, non avendo alcuna azienda edile o di progettazione. Si tratta di un progetto sottoposto all’attenzione del 2016 del Consiglio comunale: in quella seduta l’ho esposto e presentato all’assemblea ed all’amministrazione comunale”.

 

La causa con la Regione

Ma la vicenda del parcheggio Talete si è arricchita di un altro particolare: il contenzioso con la Regione siciliana che rivuole indietro il maxi finanziamento di 30 anni fa. Quei 20 miliardi delle vecchie lire, nella tesi dell’amministrazione dell’isola, furono messi a disposizione per realizzare il collegamento tra l’isola di Ortigia e la terraferma (il tunnel sottomarino fino allo Sbarcadero di Santa Lucia) ed il parcheggio Talete, individuato come area di scambio. E mancando un pezzo importante di quel progetto (il tunnel) di Protezione civile, la Regione ha chiesto la restituzione delle somme o parte di esse.

Il tesoretto di 600 mila euro

A disposizione del Comune di Siracusa, ci sarebbero circa 600 mila euro, sotto forma di oneri di urbanizzazione da parte dell’azienda che ha rilevato il palazzo delle Poste di Siracusa per farci un albergo, che si trova a ridosso del Talete.

“C’è una delibera del Consiglio comunale n.141 del 20 novembre 2006, che fissa a 600 mila euro gli oneri” sostiene Giuseppe Implatini, per cui metà di quei soldi è stata già spesa.  “Il Comune di Siracusa, il sindaco o assessori, intendono rispondere spiegando alla cittadinanza come ha deciso di spendere queste risorse? Si possono vedere i progetti attuati, conoscere le ditte interessate dai lavori, in modo da valutare questi interventi effettuati?” si chiede Implatini.

Secondo l’autore del piano di demolizione, abbattere la copertura del parcheggio, mantenendo il parcheggio sotterraneo, costerebbe circa 1 milione di euro. “Mantenerlo – spiega a BlogSicilia Giuseppe Implatini – costerebbe nel tempo molto di più. Mi auguro che gli altri 300 mila euro  sia spesi molto meglio”.

Al Comune il Talete piace

L’amministrazione comunale non pensa affatto di abbattere la copertura in cemento armato del parcheggio, anzi, come spiegato dal sindaco, Francesco Italia, e dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata, si intende fare del Talete “un vero e proprio Monumento del XXI secolo”. E stando a fonti del Comune, sono stati stanziati poco meno di 60 mila euro per un progetto di riqualificazione, “proposto da Giuseppe Stagnitta, ideatore e curatore di Emergence, Festival Internazionale di Arte Pubblica, e dal suo staff di artisti, landscape manager e architetti per la riqualificazione e la Mitigazione architettonica del sito “parcheggio Talete”, ferita nel cuore di Ortigia, attraverso un intervento di Arte Pubblica” spiegano dal Comune.

Rifare il look all’ecomostro

Ecco cosa ha in mente di fare la giunta comunale con quei fondi. “Si tratta di  un progetto green ed ecosostenibile ed ha come obiettivo principale quello di integrare la facciata – dicono il sindaco di Siracusa, Francesco Italia e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – del parcheggio con il contesto dell’ambiente urbano in cui l’opera é inserita, mitigando l’ingerenza estetica dell’attuale impatto visivo del prospetto attraverso la capacità artistica di reinterpretarne la superficie, ricreando sul muro i colori tipici della pietra di Siracusa (in sostituzione dell’attuale superficie di cemento armato) ed intervenendo con una scenografia naturale attraverso vegetazione rampicante autoctona”.

 

 

 

Articoli correlati