• I lavori di riqualificazione dell’ex Tonnara
  • La Regione ha stanziato oltre 140 mila euro
  • L’area è saccheggiata dai vandali
  • C’è un giudizio che ha condannato la Regione

L’assessorato regionale ai Beni culturali ha annunciato l’inizio dei lavori di messa in sicurezza dell’ex Tonnara di Santa Panagia, nella zona nord di Siracusa. Un’area di pregio, che si affaccia sulla Baia di Santa Panagia, in balia dei vandali e peraltro al centro di una vicenda giudiziaria tra la stessa Regione ed una azienda che negli anni scorsi si aggiudicò gli interventi di riqualificazione.

I lavori

I lavori, che saranno eseguiti dalla Ditta Cavarra Vincenzo srl di Noto per un importo di € 141.128,53 – inizieranno la prossima settimana e riguarderanno alcune parti della struttura della fabbrica che, “nel corso di questi anni, ha versato in stato di abbandono e degrado anche a causa delle manomissioni e degli atti vandalici che hanno comportato il trafugamento di elementi strutturali e delle parti in pietra che rivestono i prospetti” fanno sapere dalla Regione siciliana.

Le opere da realizzare riguardano, in particolare, il rafforzamento di alcuni tratti di muratura pericolante, la risistemazione della recinzione del sito (inclusi gli ingressi al monumento) e dei possibili camminamenti pericolosi, con lo scopo di evitare ulteriori intrusioni e danneggiamenti alla struttura. “Tutte le opere necessarie a proteggere il manufatto da eventuali crolli e intrusioni dotandolo anche di un sistema di video sorveglianza” spiegano dall’assessorato regionale.

L’illuminazione

La Soprintendenza di Siracusa, cui competono i lavori, ha avviato, come fa sapere la Regione, i contatti con Enel perché “realizzi il collegamento della struttura alla rete elettrica che consenta una migliore illuminazione del fabbricato ed intende coinvolgere il Comune di Siracusa affinché si faccia parte attiva nella programmare dei lavori di miglioramento della strada di accesso al sito concordando la prosecuzione dei lavori per garantire la sicurezza e la fruizione dell’area”.

La storia del sito

“Con l’intervento di messa in sicurezza della Tonnara – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – si pone un freno all’azione di degrado di un sito di grande interesse sia sotto il profilo architettonico che di operosità del territorio. La Tonnara di Santa Panagia, con la sua ricca storia che risale al 1100, rappresenta una testimonianza di economia territoriale messa in crisi dall’impianto industriale della raffineria che ne ha determinato la scomparsa nel 1970. È un intervento che sta a cuore al Governo regionale impegnato, sin dall’inizio del proprio mandato, nell’azione di recupero delle testimonianze storico-architettoniche ed etnoantropologiche che testimoniano la storia e l’operosità dei siciliani”.

Il giudizio

Nelle settimane scorse, il tribunale di Catania ha condannato l’assessorato regionale ai Beni culturali-Soprintendenza di Siracusa al pagamento di circa 1,4 milioni di euro nei confronti della Melita Group srl, l’impresa incaricata di eseguire i lavori di riqualificazione dell’ex Tonnara.

La Regione dovrà anche risarcire oltre 242 mila euro l’impresa come saldo del secondo avanzamento dei lavori ma nel conto ci sono anche le spese processuali, circa 20 mila euro, e gli interessi legali. Gli interventi di riqualificazione furono bloccati nel 2017 per via di un contenzioso tra la Soprintendenza e la ditta al punto che si ventilò anche la possibilità di una nuova gara d’appalto, fatto sta che l’azienda ha deciso di rivolgersi alla giustizia civile e nei giorni scorsi la quarta sezione civile del tribunale di Catania ha dato ragione all’impresa.