Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il pm Renza Cescon hanno chiesto il rinvio a giudizio per i medici in servizio al carcere Pagliarelli Carmelo Geraci, difeso dagli avvocati Claudio Gallina Montagna e Valeria Minà, e Bernardo Mazzerbo, difeso dall’avvocato Gianluca Corsino imputati per la morte di Samuele Bua, che nel novembre 2018 si suicidò nel penitenziario di Palermo.

L’accusa è di omicidio colposo. L’udienza preliminare è fissata per il 20 aprile davanti al gip Stefania Brambille.

I familiari del detenuto, assistiti dall’avvocato Giorgio Bisagna , hanno sempre riferito che il loro congiunto non doveva stare lì visto che era un soggetto affetto da “schizofrenia grave”.

In cella Samuele Bua di 29 anni si è tolto la vita impiccandosi con in lacci delle scarpe. Era stato posto in isolamento. Secondo l’accusa, i due imputati non avrebbero tenuto conto della certificazione di un altro medico che aveva disposto le dimissioni dal reparto di psichiatria e il trasferimento in una cella del reparto “grande sorveglianza” in compagnia di un altro detenuto che potesse controllarlo.

Ed invece Bua finì in una cella da solo. I due imputati hanno sempre professato la loro innocenza, escludendo qualsiasi colpa nel loro operato, approntato sempre al rispetto delle linea guida.

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