• Atteso oggi il primo Dpcm dell’era Draghi, tutto blindato fin dopo Pasqua
  • Contagio in risalita in tutto il Paese, ci attendono settimane difficile
  • In Sicilia epidemia molto più contenuta ma anche qui segnali di ripresa

C’è attesa èper il primo Dpcm dell’era Draghi che dovrebbe vedere la luce nella sua forma definitiva nella giornata di oggi per entrare in vigore da venerdì 5 marzo e durare fino al 6 aprile ovvero dopo Pasqua e Pasquetta.

Segnali di terza ondata

La curva dell’epidemia di Covid19 “sta risalendo in modo significativo” e annuncia che “le prossime settimane non saranno facili”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dalle segnalazioni in arrivo dalle regioni. E’ una situazione che ricorda quella in cui si trovava la Gran Bretagna in dicembre, quando la variante inglese stava prendendo il sopravvento. E’ una crescita che sta avvenendo in molti Paesi e che ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a rilevare, dopo quasi due mesi relativamente stabili, una crescita in Europa, Sud-est Asiatico, Mediterraneo orientale e Americhe. Negli Stati Uniti i Centri per il controllo delle malattie (Cdc) hanno espresso “profonda preoccupazione” per il nuovo trend al rialzo registrato nell’ ultima settimana. “La curva dei contagi sta risalendo in modo significativo e abbiamo bisogno ancora di batterci con energia”, ha detto Speranza. “Da tutte le regioni – ha aggiunto – arrivano segnalazioni di una curva che risale. Basta vedere i numeri dei contagi dell’ultima settimana, che sono cresciuti in maniera significativa rispetto alle settimane precedenti”.

I dati dell’ultimo bollettino

Il bollettino quotidiano del ministero della Salute segnala 13.114 i nuovi casi di infezione da virus SarsCoV2 in Italia nelle ultime 24 ore, rilevati con Sono 170.633 i test fra molecolari e antigenici rapidi rispetto ai 257.024 del giorno precedente; il tasso di positività che ne risulta è pari a 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di domenica 28 febbraio. Facendo il rapporto fra i casi positivi e i soli tamponi molecolari il tasso di positività è però del 12,7%, il 19% in più in 24 ore. In aumento anche i decessi: 246 contro i 192 del giorno prima, che portano il totale a 97.945. Diventa più marcato l’incremento dei ricoveri nelle unità di terapia intensiva, che con 58 unità segna il 3% in 24 ore, dopo un lungo periodo nel quale era stato di circa l’1%. Gli ingressi giornalieri sono stati 171, contro i 131 del giorno prima, e sono saliti di 474 unità i ricoveri nei reparti Covid. Fra le regioni a registrare l’incremento maggiore in 24 ore è stata l’Emilia Romagna, con 2.597, seguita da Lombardia (2.135), Campania (1.896), Piemonte (1.155) e Lazio (1.044). Nella maggior parte delle regioni italiane si registra una crescita della curva epidemica di tipo esponenziale, indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

Il paragone con la Gran Bretagna di dicembre

Complessivamente, secondo i calcoli, l’andamento della curva dei positivi indica che la situazione dell’epidemia di Covid19 in Italia è confrontabile a quella che si registrava nel Regno Unito nel dicembre 2020, quando la curva di incidenza dei positivi mostrava una crescita esponenziale con un tempo di raddoppio pari a 5.2 giorni. Quella che emerge è una situazione eterogena, con andamenti diversi nelle regioni e soprattutto a livello delle province. “Una possibile spiegazione di questa differenza – osserva il matematico – risiede nella diversa percentuale con cui sono probabilmente presenti localmente le diverse varianti, che sembrano avere velocità di diffusione diversa. In particolare, sembra che la variante inglese abbia una diffusività maggiore di quella della variante prevalente nel 2020”. In febbraio si è avuto un aumento delle curve delle terapie intensive di alcune regioni: “la crescita è di tipo lineare in Molise e Toscana, mentre è di tipo esponenziale in Lombardia, Emilia Romagna, Molise e Campania. Per le ultime quattro, gli incrementi della curva raddoppiano rispettivamente ogni 4.6, 5.2, 6.3 e 6.8 giorni. Con i dati di questa settimana – aggiunge Sebastiani – i valori stimati saranno più accurati”.

La situazione in Sicilia migliora ma da tenere sotto controllo

Sono 478 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 20.864 tamponi processati con una incidenza di positivi di quasi il  2,3%, in risalita dopo la costante discesa degli ultimi giorni. La regione è nona nel contagio giornaliero di oggi. Nella giornata la Sicilia ha il maggior numero di tamponi eseguiti fra le regioni italiane dato dalla somma fra molecolari e antigenici

Le vittime e i nuovi contagi

Le vittime sono state 18 nelle ultime 24 ore, tre in meno di ieri e portano il totale a 4.156. Il totale degli attualmente positivi torna a risalire ed è 26.181, con, per il secondo giorno di fila, un incremento in questo caso di 199 rispetto a ieri. I guariti sono solo 261 ed è questo a causare la nuova crescita tendenziale di attuali positivi da 48 ore.

La situazione nelle singole province

La distribuzione nelle province vede Palermo con 183 casi, Catania 122,  Messina 58, Siracusa 48,  Ragusa 26, Caltanissetta 17,  Trapani 15, Enna 7, Agrigento 2.

La situazione negli ospedali

Negli ospedali i ricoverati sono 858 esattamente come ieri ma tornano a diminuire quelli in terapia intensiva dove adesso sono 132, ancora uno in meno rispetto a ieri.

La risalita del contagio su base settimanale

Piccoli segnali di risalita del contagio da Covid19 in Sicilia nel corso della settimana appena conclusa. Anche se la situazione appare contenuta e sotto controllo il contagio è ripreso e mostra dati leggermente più alti rispetto alla settimana precedente quando la Sicilia si avvicinava alla zona bianca (dato mai raggiunto comunque).

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