• Fontana di lava e cenere lavica dal cratere di sud est dell’Etna.
  • Si è anche intensificata l’attività stromboliana del vulcano.
  • Le note dell’Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaOsservatorio Etneo.

Una nuova attività stromboliana è ripresa sul cratere di sud est dell’Etna. Dalle 11:45, infatti, si sta osservando un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento nel numero degli eventi. Ne dà notizia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (INGV – OE).

L’INGV – OE ha comunicato che, dalle 12.34, si sta registrando un incremento dell’attività nel già citato cratere di sud est, accompagnato dall’emissione di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera. Dopo una breve fase stazionaria, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha ripreso ad aumentare. Le sorgenti, inoltre, si stanno spostando verso il cratere di Sud-Est. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento.

LA DIRETTA

Si tratta, quindi, dell’ottavo evento parossistico sull’Etna dal 16 febbraio scorso. L’attività del cratere di Sud Est, poi, dalle 13.24, è passata da stromboliana a fontana di lava.

L’INGV – OE, a tal proposito, ha registrato un aumento rapido dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente è  localizzata in corrispondenza del cratere di Sud-Est a circa 3.000 metri. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. La localizzazione degli eventi infrasonici permane allo stesso cratere. La presenza di nuvole non rende possibile un’osservazione diretta dell’attività.

Piovono’ lapilli e cenere lavica a Catania e sui paesi del versante meridionale dell’Etna. I paesi maggiormente interessati dal fenomeno, segnala l’Ingv-Oe, oltre Catania, sono Nicolosi, Trecastagni, Pedara, Aci Sant’Antonio e San Gregorio.

La caduta copiosa di cenere lavica ha portato all’interruzione dell’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania. I voli in attesa della indispensabile ‘bonifica’ saranno dirottati nel Ragusano, a Comiso.

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