• La signora Nada a 97 anni e con  difficoltà di deambulazione è stata vaccinata a bordo dell’autoambulanza
  • La signora è stata vaccinata davanti all’ospedale San Marco

La vaccinazione della signora Nada

La signora Nada, 97 anni, è stata vaccinata ieri pomeriggio davanti all’ospedale S. Marco di Catania, dentro l’ambulanza che l’ha accompagnata nel presidio, sede di uno dei punti vaccinali più impegnati della città.

Sono stati i figli a richiedere a Rosario Cunsolo, della direzione medica di presidio, e referente del centro vaccinazione, la modalità di somministrazione per la mamma con difficoltà di deambulazione.

Grazie alla disponibilità del personale sanitario di turno, la signora Nada ha potuto ricevere la sua dose di vaccino senza stress rimanendo all’interno del mezzo di soccorso. La somministrazione è avvenuta nel rispetto di tutte le precauzioni imposte dalle procedure vigenti al momento, compresa quella dell’attesa di 15 minuti prima di lasciare la struttura sanitaria, dopo la somministrazione del vaccino, valida per tutti. A ieri sono 1.848 le dosi di vaccino somministrate agli ultraottantenni nei due presidi aziendali nella fascia di orario pomeridiana loro dedicata. La mattina l’attività vaccinale è invece dedicata alla seconda dose per operatori sanitari e studenti, e prima somministrazione per farmacisti e personale universitario afferente alle altre facoltà diverse da medicina.

L’ultracentenario vaccinato al Policlinico

Antonio Bonajuto, classe 1916, è il più anziano tra i siciliani ad avere già ricevuto il vaccino anti-covid. Accompagnato dal figlio Salvatore, si è presentato oggi pomeriggio al centro vaccinale del Policlinico Rodolico di Catania dove è stato accolto da tutto il management dell’Azienda guidata dal direttore generale Gaetano Sirna che si è soffermato a parlare con Antonio e la sua famiglia.

“Anche durante la spagnola stavamo chiusi in casa – ricorda il signor Antonio – ma contro questo virus adesso c’è il vaccino ed è giusto farlo. Durante la guerra c’erano amici e nemici, qui combattiamo tutti dalla stessa parte”.

Sono le parole del suo racconto prima di entrare all’interno del percorso vaccinale. Proprio durante il secondo conflitto mondiale, Antonio Bonajuto ha infatti prestato servizio come ufficiale del Regio esercito, dopo l’8 settembre si rifiutò di collaborare con i nazisti, così venne deportato in Germania. Ma il Signor Antonio è solo uno dei tanti anziani che in questi giorni si sono presentati nei due punti vaccinali dell’Azienda.