Secondo speciale Sanremo di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia.it.

Subito un collegamento inatteso con il palermitano Davide Shorty che ieri ha conquistato la finale della sezione Giovani che si terrà venerdì 5 marzo con la canzone Regina.

Contattato al telefono, l’artista siciliano ha ringraziato per i complimenti ricevuti e ha detto: «È stato un momento pazzesco. È successo in fretta. Sono salito sul palco, pensando a mamma e papà. Parte il pezzo e gli auricolari non funzionano ma sono andato avanti. Orchestra meravigliosa, palco magico. C’è stato un lavoro collettivo fatto con amore. Ci siamo connessi umanamente».

Poi è stata la volta dell’intervista Gaia che ha cantato Cuore amaro: «Sto vivendo il festival con tutta l’ansia del caso e con tanta voglia. Credo che questo festival sia importante non solo perché è il festival in sé ma anche perché stiamo vivendo un momento storico che ci ha messo a disagio non solo a livello sanitario. Ho sfogato tutta la mia voglia di salire sul palco, pensando anche al nostro ambiente musicale che sta vivendo un momento molto difficile». Poi, a proposito della scelta di portare sul palco dell’Ariston nella serata dedicate alle cover il brano Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, Gaia ha detto: «È intoccabile, fa parte di chi sono e voglio celebrarlo».

Intervista anche a Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno,  che a Sanremo ha portato Mai dire mai (la Locura): «Sarebbe stato indelicato andare a Sanremo e smettere di pensare che la gente muore – ha detto il rapper a proposito del tema della morte trattato dalla sua canzone – Noi siamo qui a parlare di amore, fiori… vogliamo far finta di non avere vissuto un anno così difficile?».

«Ho deciso di andare a Sanremo perché avevo bisogno di ripartire – ha spiegato il cantante – nel nostro Paese, però, si perde tempo dietro alle ‘polemichette’, come il pubblico sì, il pubblico no… non ci si ascolta a vicenda… sarebbe stato opportuno utilizzare questo festival come un laboratorio per ripartire ma non si è ragionato sul contenuto».

Infine, il personaggio clou di questo festival di Sanremo, dopo quanto successo con Morgan nella passata edizione, ovvero Bugo: «Il mio anno è trascorso come gli altri cittadini, in attesa di tempi migliori. La mia seconda partecipazione consecutiva non era scontata ed è accaduta perché ad Amadeus è piaciuta la mia canzone. Questa è la mia gratificazione maggiore ma non sento la pressione: ho 47 anni e ho le spalle corte. So di avere i riflettori puntati, e mi fa anche piacere, e spero di dimostrare quello che so fare anche a chi mi sottovaluta. Non devo, però, piacere a tutti, seppur i pregiudizi vanno abbattuti».

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