• Duro affondo del deputato Ars di Italia Viva Cafeo contro la Regione sulla vicenda della discarica di Lentini
  • Il sito, ormai saturo, non potrà accogliere i rifiuti di 150 Comuni siciliani
  • Secondo il parlamentare, il presidente della Regione si è fatto trovare impreparato

Diventa un caso politico l’imminente chiusura della discarica di Lentini che costringerà 150 Comuni siciliani a rivolgersi altrove. Il parlamentare regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, attacca il presidente della Regione,  Nello Musumeci, che veste i panni anche di commissario all’emergenza rifiuti, accusandolo di “assistere passivamente allo scorrere degli eventi e la Sicilia rischia nuovamente una crisi ecologica in piena pandemia”

Il ritardo della Regione

Secondo l’esponente di Italia Viva, il no alla Conferenza dei servizi espressa dai sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte all’ampliamento della discarica, chiesto dalla Sicula Trasporti, la società dei Leonardi travolta da una inchiesta antimafia sullo smaltimento illecito dei rifiuti, avrebbe dovuto mettere in allarme Musumeci. “Il presidente della Regione avrebbe dovuto provvedere per tempo ad un piano alternativo ed efficace per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati” spiega Cafeo.

“Si naviga a vista”

“Pur riconoscendo la complessità del tema trattato e le difficoltà ataviche del settore rifiuti che la Sicilia da anni si trascina, avremmo gradito da parte del Commissario Musumeci quanto meno dei segnali di vita, anche chiedendo, se necessario, un confronto con tutte le forze politiche – dice il parlamentare regionale di Italia Viva Giovanni Cafeo – al contrario oggi ci domandiamo, non senza preoccupazioni, se esistono ed eventualmente quali sono le intenzioni del Governo per evitare ai siciliani l’ennesimo disagio”.

Disagio in piena pandemia

“Un disagio peraltro in piena pandemia, se ancora una volta saremo costretti a navigare a vista, affrontando i problemi soltanto quando diventano piena emergenza oppure se, per una volta, si potrà pensare a programmare un piano di intervento finalizzato alla risoluzione della questione a medio e lungo termine, con il contributo costruttivo di tutti” conclude Cafeo.