• Avviato un programma di trattamento domiciliare per le donne affette da cancro alla mammella
  • Si tratta di un progetto che vede coinvolti l’Asp di Ragusa e Roche Italia
  • In questo modo, si riduce il rischio Covid19 per le pazienti

Terapie domiciliari per le donne affette dal cancro alla mammella. E’ quanto prevede il programma sanitario che vede la collaborazione dell’Asp di Ragusa e Roche Italia ed il sostegno della Onlus Samot Ragusa, un’organizzazione operante nel territorio regionale nel trattamento domiciliare delle cure palliative.

L’obiettivo del programma

Priorità del programma è il miglioramento della qualità di vita delle pazienti, rendendo più agevoli le terapie e riducendo la necessità di spostamenti e visite nelle strutture sanitarie. In tempi di pandemia, questo si traduce anche in maggiori tutele e sicurezza nei confronti di soggetti fragili, che possono essere più esposti ai rischi di contagio.

La cura

“Per tutte le donne reclutate nel progetto è stata eseguita una valutazione oncologica prima del trattamento con controllo degli esami ematochimici. – sottolinea Stefano Cordio, direttore dell’U.O.C di Oncologia Medica – . Il servizio prevede che l’Ufa, unità di farmaci antiblastici, consegni il farmaco al Servizio Samot. I sanitari si recano, quindi, al domicilio delle pazienti e, dopo avere eseguito la valutazione clinica, somministrano il farmaco”.

Ridurre rischio Covid19

“Il progetto in corso – aggiunge il medico – ha consentito di somministrare il farmaco al domicilio della paziente con notevole semplificazione dei percorsi e riduzione dell’affollamento della sala di attesa del Day Hospital, che è un elemento importante in tempi di pandemia da Covid 19. Il programma di domiciliazione delle cure comporta quindi notevoli vantaggi sia per le pazienti che per il sistema sanitario regionale dal punto di vista economico ed organizzativo”.

I numeri sulla patologia

Il carcinoma della mammella si conferma essere la neoplasia più diagnosticata in Italia. Colpisce ogni anno 54mila donne ed è responsabile di più di 12 mila decessi. In Sicilia rappresenta la principale causa di morte nella popolazione femminile se si considera la sola categoria dei tumori, costituendo più del 15% della mortalità . In questo scenario, già preoccupante, la pandemia rischia di aggravare ulteriormente il quadro: le stime riportano di
ben 1,4 milioni di screening in meno contro il cancro, con un calo di 2mila nuove diagnosi di tumore al seno, dall’inizio del 2020.