Per un fondo in prima pagina sul corriere della sera di questa mattina l sentenza è già stata emessa “Musumeci ha taroccato i dati”. Una affermazione che lascia basiti sul maggiore quotidiano italiano, lanciata in questo modo, senza rispetto dei criteri e delle regole dettate dalle leggi sull’informazione e dai codici etici professionali. Una affermazione che lascia basiti tanto più che Musumeci non è indagato nell’inchiesta di Trapani che peraltro è in una fase nella quale, processualmente, c’è ancora tutto da dimostrare.

Il clima che si respira

E’ un inciso nell’ambito di un altro ragionamento ma dimostra il clima che si respira. Ed è in questo clima che ieri sera Musumeci, senza ancora aver letto naturalmente, il giornale di oggi, attaccava l’inchiesta di Trapani. Non i magistrati o l’inchiesta di per se stessa, ma il modo. “Perché nascondervi che abbiamo subito un duro colpo in piena pandemia nel momento in cui la struttura viene privata del suo conducente e dei collaboratori. Veramente era necessario tutto questo o si poteva avviare l’indagine senza bisogno di determinare la crisi della macchina chiamata a combattere ora dopo ora minuto dopo minuto la pandemia in Sicilia?”.

“Sono domande che mi pongo senza alcuno spirito polemico o critico – ha aggiunto – ma ho il dovere di rispondere ai miei nipotini che mi chiedono perché. Il perché lo stabilirà la magistratura, ma perché così?”.

Musumeci attacca le opposizioni

“Ricorderete il Partito democratico che nell’aprile del 2020 mi accusava di non voler aprire la Sicilia tranne poi, nel novembre dello scorso anno, volermi accusare di non volere chiudere la Sicilia. Ballerini, ipocriti. Verrebbe da sorridere se non fosse una tragedia”.

La zona di Palermo e provincia inevitabile

“La scelta di Palermo zona rossa non poteva essere essere assolutamente rinviabile. In provincia di Palermo avevamo ieri 246, 61 casi. Oggi il dato sarà aumentato e temo che nei giorni prossimi aumenterà ancora di più”.

“Se in zona gialla non manteniamo il rispetto delle regole – ha aggiunto – poco ci vuole e tornare indietro. E oggi stiamo pagando degli effetti della Pasqua e della Pasquetta. Siamo a un tasso di contagi, soprattutto nella Sicilia occidentale, particolarmente alto tanto che ha dovuto indurre i nostri uffici a dichiarare zona rossa prima Palermo e poi nella provincia”.

Indice Rt Sicilia a 1,22

“Quello che mi preoccupa è la Sicilia perché il dato che abbiamo registrato in provincia di Palermo ci fa preoccupare anche per il resto dell’Isola. Abbiamo un Rt di oltre 1,22 e il tetto massimo è 1,25. E’ facile pensare che se la situazione nel Palermitano dovesse ritrovarsi in almeno due, tre province della Sicilia, noi saremo costretti a chiudere”.

Mancano i controlli

“E’ un danno e una beffa: un commerciante deve chiudere e vede le strade piene di gente a passeggio. Non è possibile questo. E questo succede perché non c’è responsabilità collettiva sufficiente e non c’è la presenza sufficiente della forze dell’ordine. Ma come si fa inquietante questo momento a guardare al consenso: chi gestisce una epidemia può davvero preoccuparsi di perdere 10, 100 o mille voti?. Lo dico agli sciacalli politici”.

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