• Gli esami irripetibili sui 6 lotti di AstraZeneca risolveranno il giallo di alcuni decessi
  • Test sulle dosi somministrate ad Augusta e Biella
  • La carte della Procura di Siracusa

I test irripetibili sui sei lotti del vaccino AstraZeneca, disposti dalla Procura di Siracusa, potrebbero dare la soluzione su quei casi che hanno condotto alla morte.

Campagna di vaccinazione in bilico

Un risultato atteso non solo dalle famiglie delle vittime e dai magistrati che indagano ma anche dal Governo nazionale, perché se quegli esami dovessero indicare che la somministrazione del farmaco anglosvedese non c’entra nulla con i decessi allora la campagna di vaccinazione potrebbe prendere il corso sperato. Del resto, come ammesso dal presidente della Regione, Nello Musumeci, “in Sicilia c’è l’80% di rinuncia del vaccino AstraZeneca. Su 100 persone, 80 dicono di no”.

Le carte della Procura

Gli esami saranno eseguiti il 14 ed il 20 aprile in Olanda, nella sede del Rivm, National Institute for public health and the environment a Bilthoven: saranno “volti a stabilire la natura e le caratteristiche di quanto contenuto nei flaconi del vaccino AstraZeneca relativo ai lotti di campionamento che non era possibile svolgere in Italia o altrove come attestato dall’Istituto superiore di Sanità con apposito parere” si legge nel provvedimento della Procura di Siracusa. I lotti sono: ABV2856, ABV6096, ABV5811, ABV3374, ABW1277 e ABW2586.

Le dosi da esaminare

Sotto esame non c’è solo il lotto di vaccino che è stato somministrato a Stefano Paternó, il sottufficiale della Marina militare in servizio alla base di Augusta (Siracusa), deceduto il 9 marzo scorso nella sua abitazione a Misterbianco nelle ore successive alla somministrazione della prima dose di vaccino Astrazeneca.

Il caso a Biella

I tecnici controlleranno altri flaconi, tra cui quello inoculato ad un docente della provincia di Biella, di 58 anni, morto poche ore dopo la somministrazione a Candelo. Altri lotti sono stati scelti a caso dagli inquirenti per verificare se sussistono delle componenti simili a quelli “incriminate”.

Esami istologici

Non sono ancora arrivati i risultati degli esami istologici e tossicologici sulla salma di Stefano Paternò allo scopo di verificare se ci sono legami tra la somministrazione del vaccino ed il decesso del 43enne. La famiglia del 43enne, poco dopo la morte, ha presentato una denuncia, nutrendo dei dubbi su quella dose, tenuto conto che le condizioni della vittima erano buone, prima dell’inoculazione.