Va in scena all’Ars la guerra dei numeri. Davanti alla Commissione sanità in seduta pubblica visibile anche in streaming relazionano i vertici della sanità siciliana e descrivono una situazione diversa da quale di cui si è parlato negli ultimi giorni, anche per quel che riguarda i numeri del contagio diffusi a livello locale dalla struttura per l’emergenza covid19

Incidenza nel palermitano sopra le soglie di legge

“Quando il governo Musumeci ha firmato l’ordinanza per la ‘zona rossa’ a Palermo, e poi anche nella provincia, il dato era di 209 contagi su 100 mila abitanti ma avevamo la percezione di una maggiore diffusione delle varianti e registravamo pure la pressione sugli ospedali. Quel dato ora è consolidato: l’incidenza è di 275 casi su 100 mila abitanti”. Così il direttore della pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, ascoltato in audizione dalla commissione Sanità dell’Ars, ha spiegato le scelte prese e la difficile situazione di questi giorni nel capoluogo e nell’intera città metropolitana

Le varianti hanno cambiato lo scenario

“A Palermo c’era una evidente escalation dei contagi, in particolare per la diffusione delle varianti, più aggressive. Abbiamo i primi casi di virus in soggetti già vaccinati. Ecco perché è stata adottata la zona rossa in tutta la provincia” ha aggiunto Mario La Rocca. “Se non fossimo intervenuti su Palermo avremmo rischiato di far diventare ‘rossa’ tutta la Sicilia”.

Dati Sicilia in crescita in controtendenza con il trend nazionale

“Mentre il trend nazionale è in miglioramento, la Sicilia assieme ad altre quattro regioni è in controtendenza: il dato dei contagi sta salendo” ha aggiunto Salvatore Scondotto, dirigente di servizio del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione, nell’audizione in corso in commissione Sanità all’Ars.

“Il Comitato tecnico scientifico si è riunito una-due volte al mese e a gennaio ha dato parere importante, negli ultimi tempi siamo stati un po’ in difficoltà”.

Dati giornalieri non affidabili, scelte fatte su dati consolidati

“Andare dietro alla comunicazione giornaliera sui numeri del Covid, che nessuno ha la possibilità di consolidare, ha fatto sì che si creasse un clima di sfiducia nelle istituzioni. Una cosa è il dato in base al quale vengono fatte le scelte, appunto quello consolidato e caricato in piattaforma, una cosa è il dato giornaliero” hai poi spiegato il dirigente generale della Sanità, rispondendo al deputato M5s Salvatore Siragusa che nel suo intervento ha invitato il governo a una informazione più puntuale. In questo modo dando spiegazione anche del perché delle due piattaforme diverse