• La Regione vuole riqualificare la zona
  • Nel pomeriggio convocata una seduta per la delibera
  • Il mese scorso il Comune di Catania ha presentato tre progetti

Lo stop alla baraccopolidi Messina passa anche dalla Regione che aderisce al progetto nazionale per la qualifica dell’abitare. Il governatore dell’Isola, Nello Musumeci, che già in passato si era espresso sulla questione, in visita stamane nella città dello Stretto per un vertice con i dirigenti dell’azienda sanitaria provinciale, è stato chiaro a tal proposito.

“La Regione Siciliana aderisce al Progetto nazionale per la qualità dell’abitare – ha dichiarato – strumento finanziario prezioso che potrebbe aiutarci a mettere la parola fine alla vergogna della baraccopoli messinese”.

Nel pomeriggio una seduta per la delibera

“La proposta progettuale pilota – prosegue il governatore – è del Comune: mi ha chiamato il sindaco della città gli ho comunicato di avere già concordato con l’assessore regionale Marco Falcone di convocare nel pomeriggio un’apposita seduta del governo per deliberare in tal senso e trasmettere gli atti al competente ministero delle Infrastrutture. Nei prossimi giorni incontrerò il ministro Giovannini per evidenziargli la priorità del progetto e la sua rilevanza sociale”.

Il mese scorso il Comune di Catania ha presentato tre progetti

Si moltiplicano, dunque, le adesioni al programma nazionale per la qualità dell’abitare promosso dal ministero delle Infrastrutture e che ha una dotazione di 853,81 milioni di euro ripartiti in 13 anni. L’amministrazione comunale di Catania ha deliberato tre progetti per l’iniziativa rivolta ai Comuni sede di città Metropolitana e con popolazione superiore a 60 mila abitanti con lo scopo di promuovere processi di rigenerazione di ambiti urbani attraverso la presentazione di una proposta che attribuisca all’edilizia sociale un ruolo prioritario.

La giunta comunale ha presentato la proposta di finanziamento denominata “Librino Città Moderna” con finalità principale quella di ridurre il disagio abitativo, ovvero incrementare la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica attraverso il completamento della costruzione di 64 nuovi alloggi. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di due fabbricati da 32 alloggi ciascuno da costruire in affiancamento a quello già esistente, realizzato con il finanziamento ottenuto tramite il bando dei “Contratti di quartiere” a completamento di lotto edilizio di viale Moncada. Nella stessa idea di progetto, per la cui realizzazione è stimata una spesa complessiva da finanziare di 11 milioni di euro, viene previsto anche il recupero di una preesistente struttura a scopi sociali e aggregativi, la riqualificazione di due grandi aree a verde e una da adibire a parcheggio.

Un altro progetto per cui la giunta Pogliese ha richiesto il finanziamento, circa 9 milioni di euro, riguarda la riqualificazione di piazza Michelangelo che costituisce il fulcro di quella che diverrebbe la più ampia area pedonale della città di Catania, con l’annessione di viale Raffaello Sanzio nel tratto tra via Vincenzo Giuffrida e Viale Vittorio Veneto e l’interramento di 95 metri dello stesso Viale Vittorio Veneto

Infine il terzo progetto presentato, denominato “Segmenti di Connessione Urbana”, è costituito da una serie di interventi fra loro complementari, tutti localizzati nel centro storico per cui si richiede un finanziamento di 15 milioni di euro.

 

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