ROMA (ITALPRESS) – Le forti pressioni del mondo dello sport e della politica fanno già vacillare la Superlega. A meno di 48 ore dall’annuncio del nuovo progetto che potrebbe rivoluzionare il calcio europeo, alcuni dei 12 club fondatori avrebbero manifestato i primi dubbi. In particolare quattro società inglesi potrebbero rispondere con un clamoroso dietrofront alle pressioni ricevute dal proprio governo, con il premier Boris Johnson in prima linea. Secondo indiscrezioni riportate dai media locali, in particolare la BBC, il Manchester City avrebbe già formalizzato la sua uscita dalla Superlega, ma anche Chelsea, Manchester United (il vicepresidente Ed Woodward avrebbe già rassegnato le dimissioni secondo alcune fonti) e Arsenal sembrano pronte al passo indietro. Non è un caso, forse, che nel duro discorso odierno il presidente Uefa Aleksander Ceferin abbia rivolto il proprio appello proprio ai club inglesi. “Signori, state facendo un grosso errore – ha osservato il numero uno del calcio europeo – ma siete ancora in tempo per cambiare idea. Dovete farlo perchè i tifosi inglesi meritano rispetto”.
I tifosi del Chelsea, in particolare, nel pomeriggio hanno bloccato il pullman della squadra, impegnata in serata nel match col Brighton, protestando appunto contro l’adesione alla nuova Superlega. Anche in Spagna cominciano a diffondersi voci su presunti dubbi del Barcellona: secondo l’emittente TV3, una clausola fatta inserire dal presidente Joan Laporta nel contratto firmato con gli altri soci fondatori della Superlega prevederebbe il voto positivo dell’assemblea dei soci prima dell’ingresso effettivo nel progetto. In serata poi alcuni media iberici hanno parlato anche di presunte perplessità dell’Atletico Madrid sul nuovo torneo e di una riunione d’emergenza convocata nella notte tra le 12 società, tra cui anche le italiane Juventus, Inter e Milan, per fare il punto della situazione alla luce delle notizie in arrivo dall’Inghilterra.
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