• A Lipari “Sospeso il servizio di trasporto disabili da mesi”
  • Biviano: “Manca anche l’assistenza ai malati gravissimi”
  • Il sindaco Giorgianni: “Il pulmino si sta riparando”
  • Il deputato nazionale Anzaldi (Iv) preannuncia interrogazione al ministro della Salute

Nuova protesta dei disabili delle Eolie. L’iniziativa è portata avanti da Sandro Biviano, affetto da distrofia muscolare insieme alle sorelle Palmina ed Elena ed al fratello Marco, che si dice “pronto ad occupare il Comune” dopo le manifestazioni davanti all’assessorato regionale e per due anni in tenda a Roma per sensibilizzare l’opinione pubblica.

“Il servizio di trasporto disabili – spiega Biviano – è stato sospeso perché il pulmino ha bisogno di manutenzione e da mesi non si può utilizzare. Inoltre da quasi un anno il servizio dell’associazione che portava i bambini disabili al centro riabilitazione ed a scuola, è stato sospeso per mancanza fondi, così come l’assistenza ai malati gravissimi”.

Sulla vicenda intervengono il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ed il deputato nazionale Michele Anzaldi, (Italia Viva). Quest’ultimo ha preannunciato una interrogazione al ministro della Salute.

La risposta del primo cittadino di Lipari

“Il pulmino si sta riparando – replica il sindaco – per il trasporto dei bambini disabili sia al centro di riabilitazione che in ambito scolastico, si tratta di un servizio che era ricompreso nell’ormai concluso Piano di Zona, e che è stato reinserito, con nuovi fondi, nel nuovo Piano già redatto dal Distretto Socio Sanitario e approvato dalla Regione e che andrà in gara non appena sarà approvato il bilancio”.

Giorgianni, inoltre, spiega: “L’assistenza domiciliare è garantita alle persone e alle famiglie coinvolte poiché è ricompresa nel contributo economico che la Regione Sicilia dal 2018 eroga mensilmente per tale finalità. Il Comune, a partire dallo stesso anno, ha comunque ritenuto di integrare con fondi propri il servizio assistenziale, con uno stanziamento aggiuntivo di 70mila euro. Con fondi comunali, inoltre, abbiamo abbattuto le barriere architettoniche nelle aree portuali, nelle spiagge e nel centro urbano”.

Per Anzaldi, invece, “in queste isole l’unità d’Italia si riscontra ormai solo dal punto fiscale o meglio contributivo e la legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche non è rispettata”.