Secondo un nuovo studio pubblicato sabato 8 maggio 2021, l’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene non aumenterebbe il rischio di sviluppare una forma grave di coronavirus o di morire a causa di esso.

Su The Lancet Rheumatology si legge che «l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) non è associato ad un aumento della mortalità o della gravità del Covid-19». Lo studio è stato condotto su 72.000 pazienti dalle autorità sanitarie britanniche.

«I FANS sono comunemente usati in tutto il mondo in una varietà di situazioni, che vanno dal dolore lieve al trattamento di malattie croniche. Molte persone fanno affidamento su di essi per potere svolgere le loro attività quotidiane», ha affermato l’autore principale dello studio, il prof. Ewen Harrison. E ancora: «Ora abbiamo una chiara evidenza che i FANS possono essere utilizzati in sicurezza nei pazienti con il Covid-19».

I ricercatori dello studio hanno esaminato i dati di 72mila persone con il Covid-19 ricoverate in 255 centri sanitari in Inghilterra, Scozia e Galles da gennaio ad agosto 2020. 4.211 di loro avevano assunto farmaci FANS, soprattutto ibuprofene, prima del ricovero.

Secondo i risultati dello studio, il numero di morti è stato quasi identico nei pazienti che non assumevano FANS e in quelli che li assumevano. I dati: 30,4% contro 31,3%.

I timori sui FANS erano cresciuti all’inizio della crisi sanitaria del Covid-19 perché questa famiglia di farmaci era sospettata di peggiorare le condizioni delle infezioni.

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