• Stop alla gara da 425 milioni di euro
  • Di Paola (M5S) “Stop all’iter conferma le nostre ragione”
  • “Progetto Faraonico ed anacronistico”

Sospensione o naufragio del mega progetto? È l’interrogativo che aleggia dopo lo stop del progetto per il Centro direzionale della Regione comunicato dal responsabile del procedimento, il capo del Genio civile di Enna.
Quest’ultimo, in una nota ha informato della sospensione temporanea del calendario di gara perché “la stazione appaltante non ha ancora formalizzato le proprie determinazioni in merito all’esito del concorso”.

Si tratta della gara da 425 milioni di euro per il Centro direzionale, la mega struttura che dovrebbe accorpare, a Palermo, gli uffici della Regione siciliana. Sulla questione interviene il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio di Paola, che nelle settimane scorse aveva presentato un’interrogazione all’Ars. Anche il Pd aveva fatto altrettanto.

“Lo stop all’iter progettuale e di conseguenza alla realizzazione del mega centro direzionale che la Regione Siciliana voleva costruire a Palermo conferma che avevamo ragione – Ha sottolineato Di Paola –. Peccato che a far cambiare idea alla Regione siano stati gli articoli di stampa derivanti anche dalle nostre denunce così come l’inchiesta di Striscia la Notizia. I siciliani hanno altre priorità”.

Nuccio Di Paola ha proseguito: “Sulla questione abbiamo depositato decine di atti parlamentari in cui abbiamo messo nero su bianco le molteplici incongruenze di un progetto assolutamente sproporzionato alle reali esigenze dell’amministrazione regionale”.

“Progetto faraonico, anacronistico”

“Si tratta di un progetto faraonico dal punto di vista dei costi – ha affermato Di Paola – anacronistico alla luce della pandemia e dello sviluppo dello smart working e con un impatto devastante sul territorio. A tal proposito infatti l’assessore Falcone, rispondendo ad una nostra interrogazione ha ammesso che il progetto non presenta ancora un piano del traffico. Praticamente una follia se si considera che la costruzione di un unico e grande hub sarebbe un attrattore di traffico e persone nell’area urbana di Palermo, che come sappiamo è una città che subisce già una forte pressione derivante dal traffico veicolare motorizzato privato e che ha scarsi collegamenti pubblici, in entrata ed uscita, con il resto della regione”.

“C’è anche questione incompatibilità”

“Ovviamente c’è poi la questione incompatibilità della Commissione giudicatrice – ha concluso il deputato regionale del M5S – che anche in questo caso abbiamo tradotto in interrogazione ufficiale. Insomma un’opera che parte male già sulla carta e che se vedesse la luce, sarebbe fallimentare dal punto di vista economico e ambientale. Musumeci si intestardisca sulle priorità vere dei siciliani che sono la salute, l’economia, l’occupazione, i collegamenti e la tutela del territorio”.