I carabinieri di Scalea stanno eseguendo dei controlli su una ragazza di 21 anni, di origini romene, che vive nella cittadina tirrenica perché secondo la segnalazione di un cittadino si tratterebbe di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel settembre del 2004 da Mazara del Vallo.

Una segnalazione e diverse somiglianze

Secondo quanto si apprende, chi ha segnalato la somiglianza pare abbia riferito diverse circostanze che potrebbero fare ipotizzare la verosimiglianza di quanto riferito. Per questo i carabinieri stanno procedendo ai controlli. La ragazza non si è sottratta alle verifiche e ha fornito i nomi dei genitori e altre informazioni utili a ricostruire il suo passato. Di tutto è stata informata la Procura della Repubblica di Marsala che dovrà decidere se procedere o meno ad effettuare la comparazione del dna.

Una settimana fa gli accertamenti a Mazara

Il 5 maggio scorso si era parlato di possibilità che Denise fosse morta ed era stata avviata una ricerca di una casa disabitata, condotta dai carabinieri della Scientifica e dei vigili del fuoco. Sotto esame la casa di via Pirandello 55 a Mazara del Vallo che fu in uso ad Anna Corona, l’ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico della piccola Denise Pipitone. La donna è la mamma di Jessica Pulizzi (sorellastra della piccola scomparsa l’1 settembre 2004), finita sotto processo e assolta nei tre gradi di giudizio.

Il sopralluogo disposto dalla Procura di Marsala

Il sopralluogo era stato disposto dalla Procura di Marsala “per verificare lo stato dei luoghi e se sono stati effettuati lavori edili” dopo la riapertura delle indagini sulla scomparsa di Denise. In particolare gli inquirenti, sulla base di alcune segnalazioni giunte negli ultimi giorni, hanno cercato una eventuale stanza segreta dove potrebbe essere stata nascosta Denise subito dopo il rapimento e hanno anche fatto ispezionare un garage con una botola e un pozzo sottostante.

Nessun esito dalle ricerche

Le ricerche non hanno dato alcun esito, tanto che non sono stati nemmeno posti i sigilli all’edificio. L’indomani le ricerche sono state sospese e dichiarati conclusi gli accertamenti

L’ipotesi dell’esistenza di una ‘prigione’

Una scelta investigativa mirata. Piantine catastali alla mano, i carabinieri hanno perlustrato l’appartamento per capire se su un muro ci siano segni di intonaco più recente o tracce di un vano murato dove qualcuno avrebbe potuto tenere nascosta la bambina.

Continuano le ricerche di Denise

“Non cerchiamo nessun corpo”, hanno ripetuto gli inquirenti dopo che si era diffusa la notizia di un’attività di ricerca di resti umani. L’annuncio era stato dato durante la trasmissione televisiva “Ore 14” su Rai2 a cui partecipava anche la madre di Denise, Piera Maggio che è stata colta da malore e ha chiesto di potere abbandonare il collegamento visibilmente provata. La donna, che non si è mai rassegnata alla scomparsa della bambina, è stata sempre convinta che Jessica e la sua famiglia siano coinvolte nella sparizione.

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