Si è tenuto questo pomeriggio alle 17:30 a piazza Verdi a Palermo. L’incontro è stato organizzato da Antudo Palermo per esprimere solidarietà al popolo palestinese attualmente coinvolto in violenti scontri. Il presidio ha visto la partecipazione di diverse associazioni cittadine, realtà sociali e studentesche, singoli palermitani. La manifestazione si è svolta rispettando le norme anti contagio.

Cosa sta succedendo tra Palestina e Israele

Continua il conflitto secolare tra Palestina ed Israele. Il 16 febbraio 2021 la Corte distrettuale di Gerusalemme decide che quattro famiglie palestinesi residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah (Gerusalemme Est) devono lasciare le proprie case a favore dell’ingresso di coloni israeliani. Questi ne rivendicano il possesso in base a una legge israeliana secondo cui gli israeliani possono rivendicare i terreni di presunta appartenenza dei loro avi. Un pretesto utilizzato già in moltissimi casi di esproprio di terreni ai danni di famiglie palestinesi. In questo caso ha come obiettivo la tanto desiderata de-arabizzazione di Gerusalemme Est.

Le famiglie palestinesi si sono appellate alla Corte suprema israeliana. Dopo alcuni momenti di tensione, l’udienza è stata inizialmente rimandata al 10 maggio. In questa data si festeggia la «Giornata di Gerusalemme», con la quale Israele celebra la «riunificazione» della città. Avvenuta nel giugno del 1967 con l’occupazione militare della zona araba.

Dall’inizio della vicenda, la violenza degli israeliani nei confronti del popolo palestinese si è intensificata. Questo ha riacceso il conflitto tra le due parti. Dal 2 maggio gli abitanti di Sheikh Jarrah sono assediati da soldati e coloni. Sebbene l’udienza sia stata spostata a data da destinarsi, i palestinesi continuano a riversarsi nelle piazze di tante città arabe per solidarizzare con gli abitanti del quartiere di Sheikh Jarrah.

La parole di Giovanni Siragusa

«Se da un lato, Israele ha intensificato gli abusi, le irruzioni nelle abitazioni, i raid aerei e le violenze che è solita portare avanti, dall’altro i palestinesi hanno opposto strenua resistenza. Hanno dimostrato di non essere disposti a cedere terreno. Perché è proprio sul campo del “terreno”, nel senso più letterale del termine, che si gioca lo scontro tra l’imperialismo israeliano e la resistenza palestinese. Ogni casa, ogni quartiere e ogni città, da Gaza alla Cisgiordania, sono presidio di un popolo che continua a lottare per la sua autodeterminazione».

Cosa è successo a Roma

Questa mattina, invece, a Roma sono scesi in piazza diversi rappresentanti delle principali forze politiche italiane in difesa di Israele, che nella loro narrazione diventa vittima degli attacchi palestinesi.

Matteo Salvini (Lega), Enrico Letta (PD), Antonio Tajani (Forza Italia), Andrea Cioffi (Movimento 5 Stelle), Carlo Calenda (Azione), Maria Elena Boschi (Italia Viva), Giovanni Toti (Cambiamo). Tutti insieme appassionatamente – destra, sinistra, centro – issando la bandiera di Israele. Tutto il sistema politico italiano dalla parte dell’oppressore. Agli oppressi, i palestinesi, non resta che la gente comune come noi che abbiamo scelto oggi di scendere in piazza»

 

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