Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione, ha firmato una circolare del Ministero della Salute che riguarda la somministrazione del vaccino di AstraZeneca.

Nella circolare si legge che «alla luce delle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico il vaccino Vaxzevria viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo). Per le persone che hanno ricevuto la prima dose di tale vaccino e sono al di sotto dei 60 anni di età, il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRNA (Comirnaty o Moderna), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose».

Nel verbale allegato alla circolare, poi, si c’è scritto che «pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino di AstraZeneca e il vaccino Janssen (Johnson&Johnson), sia per le piattaforme utilizzate che la tipologia di eventi tromboembolici riportati, lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi somministrate nel Paese e la rarità delle segnalazioni di eventi trombotici rari a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen».

Infine, sempre nel verbale. si legge che il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) «raccomanda che le Regioni ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale».

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