• Annunciati due concerti musicali al Teatro greco di Siracusa
  • Il 28 agosto ci sarà De Gregori, il 3 settembre Alice
  • Il Teatro greco come motore culturale ed economico

Sul palco del Teatro greco di Siracusa, al termine delle rappresentazioni classiche, saliranno i cantanti. Il primo ad esibirsi sarà Francesco De Gregori, il 28 di agosto, a seguire, il 3 settembre, ci sarà il concerto di Alice, che sarà un tributo a Franco Battiato, il cantautore siciliano scomparso recentemente. Ad organizzare l’evento il Comune di Siracusa ed è stato il sindaco, Francesco Italia, a dare l’annuncio. “Siracusa ospiterà due grandi eventi di musica italiana al termine della stagione degli spettacoli classici della Fondazione Inda.

“Chiederemo 3 mila posti”

“L’allestimento della platea sarà quello dell’Inda e quindi chiederemo la conferma dei 3000 posti. I concerti saranno inseriti in un cartellone regionale che si chiama Anfiteatro Sicilia, coordinato dalla Regione che è la titolare del Teatro attraverso il Parco” spiega a BlogSicilia l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata.

Il Teatro greco come motore economico e culturale

Dopo il “fermo” del 2020, il Teatro greco torna ad essere non solo il motore culturale della città ma anche quello economico, legato in particolare alla filiera turistica. Nei mesi scorsi, l’assessore alla Cultura Fabio Granata e poi nei giorni scorsi, in occasione della presentazione degli spettacoli classici, il sindaco di Siracusa, hanno snocciolato dei numeri, soprattutto connessi al ciclo delle rappresentazioni organizzate dalla Fondazione Inda.

Il volume di affari per la Sicilia

Producono un volume di affari, su scala regionale, di circa 20 milioni di euro. Soldi che entrano nelle tasche degli operatori economici dell’isola, da quelli che lavorano nel settore dei trasporti alla ristorazione.

Il 3 luglio gli spettacoli classici

La stagione delle rappresentazioni classiche, al Teatro greco di Siracusa ricomincerà con la messa in scena della tragedia Coefore ed Eumenidi.  Come nel 1921 quando gli spettacoli tornarono nell’antica cavea con Coefore, dopo sette anni di assenza, a causa della Prima guerra mondiale e ad un’altra influenza letale, la “spagnola”.

Dal 3 luglio al 21 agosto 2021 saranno tre le produzioni in scena: Coefore Eumenidi di Eschilo per la regia di Davide Livermore nella traduzione di Walter Lapini, Baccantidi Euripide diretta da Carlus Padrissa con la traduzione di Guido Paduano, e la commedia Nuvoledi Aristofane per la regia di Antonio Calenda con la traduzione di Nicola Cadoni.