Lo scontro sulla costruzione di un impianto fotovoltaico nel Siracusano, su una superfice di oltre 100 ettari in una porzione che dovrebbe far parte del parco degli Ible, finisce all’Ars. Il M5S contesta al Governo regionale di aver dato, attraverso l’assessorato al Territorio ed Ambiente, il via libera all’impianto della società Lindo, con sede legale a Roma, ed ha presentato un disegno di legge che, di fatto, tende a porre un freno alle autorizzazioni.

I deputati regionali del M5S

““Non possiamo permettere che la Sicilia diventi un immenso campo fotovoltaico a fronte dell’assenza di qualsiasi tipo di regolamentazione che, ad oggi, preveda regole chiare per l’installazione di tali impianti” dicono i deputati all”Ars del M5S Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri.

Cosa prevede il ddl

Il ddl  stabilisce che la  porzione  massima  di  terreno  agrario  coltivabile  e/o  coltivato  sulla  quale  è consentita  la  realizzazione  di  impianti  fotovoltaici o solari non può essere  superiore  al 10%  della  dimensione  del  lotto e in ogni caso per una superficie totale non superiore ad un ettaro.

Gli affari

“Molte aziende, approfittando dei prezzi da miseria del settore agricolo (in tempi buoni gli agricoltori siciliani guadagnano poche centinaia di euro per ettaro), stanno proponendo l’acquisizione del diritto di superficie, offrendo importi che vanno dai 2mila ai 3mila euro all’ettaro” dice Sunseri.

La situazione in Sicilia

‘In Sicilia   – dice Mario Pagliaro, ricercatore del Cnr che ha che ha collaborato alla stesura del ddl – non c’è alcuna ragione di solarizzare i terreni agricoli. Sono già disponibili per questo , censite dalla regione, 511 discariche esauste e 710 fra cave e miniere chiuse. Con i 4 siti di interesse nazionale di Priolo, Milazzo, Gela e Biancavilla, in totale sono pronti ad essere solarizzati quasi 4mila e 200 ettari”

Manifestazione nel Siracusano

Sabato prossimo è prevista una manifestazione a Siracusa, nell’area in cui si vorrebbe realizzare l’impianto fotovoltaico, organizzata dai Comuni di Siracusa, Noto e Canicattini Bagni. Al loro fianco le associazioni ambientaliste.