• Il 30 giugno scade l’a”alto per le pulizie degli autobus
  • L’Euroservice, che lo ha svolto fino ad ora, ha annunciato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo
  • L’Amat vorrebbe internalizzare il servizio usando i lavoratori della Reset
  • Il ricorso a lavoratori comunali scatena una ‘guerra fra poveri’
  • Scavalcata la clausola sociale
  • Richiesto incontro con Amat e sindaco per trovare soluzione

Tensione questa sera nella sede centrale dell’Amat, l’azienda trasporto pubblico di Palermo dove una rappresentanza dei lavoratori della Euroservice che si occupano da anni, in appalto, delle pulizie sugli autobus, sono saliti sul tetto del deposito di via Roccazzo per protestare contro quello che hanno chiamato l’appalto della vergogna.

La vicenda dei lavoratori a rischio

La vicenda riguarda quaranta lavoratori che svolgono proprio il servizio di pulizia nei mezzi Amat di Palermo e che adesso sono a rischio licenziamento. L’azienda palermitana, infatti, intende internalizzare il servizio e utilizzare i precari della Reset

“Si è concretizzato quanto avevamo purtroppo temevamo – aveva detto nei giorni scorsi Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani –abbiamo ricevuto, infatti, comunicazione ufficiale da parte della Euroservice srl, azienda uscente che svolge il servizio in appalto, con la quale anticipa l’apertura della procedura di licenziamento collettivo a seguito della prossima scadenza dell’appalto prevista per il prossimo 30 giugno”.

La scorsa settimana la proroga del servizio

Una settimana fa l’azienda aveva annunciato una proroga del servizio ma senza dare garanzie sulle date e sulla durata. Una boccata d’ossigeno per i lavoratori ma senza certezze di alcun tipo. Si teme che il ricorso a reset, di fatto,significhi licenziamenti per i lavoratori Euroservice.

Di fatto il sistema della internalizzazione verrebbe messo in atto ‘scavalcando’ la clausola sociale che impone, invece, all’impresa subentrante in un appalto, di utilizzare i lavoratori del servizio attivo

“Nuovo fenomeno di cannibalismo sociale”

“Ci troviamo nuovamente di fronte a fenomeni di cannibalismo sociale per questi lavoratori, dal momento che, continuerebbero le interlocuzioni fra Reset e Amat per un nuovo affidamento del servizio di pulizia senza alcuna garanzia per le 40 unità già impiegate – spiega Calabrò – Si innescherebbe un meccanismo proprio di una di assurda guerra tra poveri con un triplice effetto negativo: i lavoratori che da anni operano all’interno dell’appalto perderebbero il proprio posto di lavoro, i lavoratori Reset che da troppo tempo attendono l’esigibilità degli accordi sottoscritti dovrebbero accontentarsi di una manciata di ore a tempo determinato per pochissime unità, ingenerando altresì un meccanismo discriminatorio nei confronti degli altri loro colleghi Reset”.

Richiesto incontro con Amat e sindaco

Già all’avvio delle procedure Fisascat si era attivata “Abbiamo già richiesto un incontro all’Amat e al Sindaco di Palermo affinché si possa trovare ogni soluzione a tutela di tutti i lavoratori coinvolti. Noi non ci arrendiamo, non lasceremo da soli i lavoratori che rivendicano il diritto a un lavoro dignitoso”.

Tensione in via Roccazzo

Stasera i lavoratori hanno messo in atto una protesta inattesa frutto dell’esasperazione e la tensione è alle stelle

Articoli correlati