• Emergenza rifiuti a Mondello
  • Tutta la spazzatura della borgata marinara viene portata in via Tolomea 22
  • La denuncia dei residenti

Non si tratta della solita emergenza rifiuti di inizio estate che arriva puntualissima come ogni anno. E’ una condizione stanziale, da quando l’amministrazione comunale ha deciso che tutti i rifiuti di Mondello ‘centro’, compreso il lungomare, arrivassero al civico 22 di via Tolomea, estate e inverno. “L’importante che l’immondizia non si veda”, come ci sussurra un operatore della Rap.

“La borgata deve sembrare pulita e senza spazzatura”

Così, dopo tante segnalazioni, facendo un giro per la borgata, in effetti da queste parti ristorantini e bar possono tirare un sospiro di sollievo. Gli operatori e i mezzi della Rap sono già schierati da un paio d’ore per spazzare marciapiedi e sgombrare da piccoli rifiuti il ‘belvedere’ di Mondello, anche là dove non c’è più niente da spazzare. Solertemente, come ogni mattina.
“La borgata deve sembrare pulita, ordinata e senza spazzatura”.

Discarica a cielo aperto in via Tolomea 22

D’altra parte, quale turista, residente o passante farebbe una camminata o mangerebbe tra gli ammassi e la puzza nauseabonda di immondizia con la possibilità che un topo condivida il banchetto? Sarebbe un grave danno all’immagine della città e del primo cittadino.
Così, raccogliendo le voci e la disperazione di chi vive nelle vicinanze del civico 22 “come nel gioco degli specchi, Orlando ha trovato la soluzione, concentrando qui ogni forma di rifiuto e lezzo della ‘parte balneare’ di Mondello”. Insomma, in una zona meno visibile.
Lo scenario è dell’ennesima discarica a cielo aperto: la spazzatura di un intero quartiere marcisce lì, per mesi, all’ombra delle sterpaglie. E i rifiuti attorno ai cassonetti sono sparsi in mezzo alla strada. Solido, umido, vetro, tutto emana cattivo odore. C’è persino il container dei vestiti accerchiato tra avanzi di cibo e sedie abbandonate.
“C’è gente che lancia i sacchi dalle automobili perché fa schifo fermarsi per la puzza insopportabile. Chi passa a piedi, si tura il naso per non ammalarsi”.

I residenti costretti a chiudere porte e finestre

Per non parlare di chi abita in prossimità dei cumuli di rifiuti, che si vede costretto a barricare porte e finestre perché “oltre all’odore nauseabondo, ogni schifezza vola fin dentro casa”.
D’estate e d‘inverno, l’immondizia è il nostro arredo urbano, grazie ad un’amministrazione che non ha mai programmato nulla e se lo ha fatto, l’ha fatto male senza criterio.

La proposta: i cassonetti si spostino in via Pindaro

Basterebbe spostare i cassonetti a meno di dieci passi, in via Pindaro, dove c’è un’area molto ampia, lontana da abitazioni e traffico. Renderebbe più civile quei comportamenti incivili segnalati dal sindaco via social. In un mondo virtuoso, immaginando cittadini virtuosi, dove si dovrebbero conferire i rifiuti se non tra le sterpaglie, ai piedi di cassonetti che strabordano se non vengono svuotati?

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