• La corte d’Appello ha assolto Tancredi dall’accusa di diffamazione
  • Sentenza ribaltata, in primo grado l’espontente di Attiva Sicilia era stato condannato
  • Tancredi “Ero stato condannato per avere diffamato Antonio Venturino con un retweet che non ho mai fatto”

Sentenza ribaltata. Per la corte d’Appello non vi è stata diffamazione via tweet e così Sergio Tancredi, adesso esponente di Attiva Sicilia, è stato assolto. Tancredi, dunque, non ha diffamato l’ex collega Antonio Venturino.

Le origini della vicenda

La vicenda è lontana nel tempo, residuo di una stagione politica ormai superata che il percorso della giustizia fa tornare a galla. Un episodio che risale al periodo in cui il vicepresidente dell’Ars della scorsa legislatura, eletto nella lista dei Cinquestelle, li abbandonò quasi ad inizio legislatura.

La storia risale al 2014 quando sul profilo di Tancredi venne ritwittata una frase che era stata a sua volta twittata dall’onorevole Ignazio Corrao, eurodeputato del M5s, dal contenuto offensivo: “Peggio di Rosario Crocetta e Cracolici c’è l’abusivo Venturino… enorme sacco di munnizza in sala d’Ercol… openars… Vendutino”.

Il suo addio scatenò critiche e aspre polemiche aspre. E ci scappò anche la querela per diffamazione ai danni di Tancredi, accusato di avere rilanciato un tweet del deputato europeo Ignazio Corrao.
Oggi la sentenza che scagiona del tutto Tancredi che, quasi per chiudere la partita affida ad un post la sua reazione.

“Dopo anni di ingiustizie, finalmente la verità”

“Dopo anni di ingiustizie è stata decretata finalmente la verità. Ero stato condannato (in primo grado) per avere diffamato Antonio Venturino con un retweet che non ho mai fatto. In questi anni sono stato in rispettoso silenzio, ho subito il pignoramento dei conti bancari, il prelievo di una somma per il risarcimento, sono stato ingiustamente offeso. Persino Sgarbi mi ha dedicato un post. Il tempo è galantuomo. Sono sicuro che saranno galantuomini anche tutti coloro che hanno usato politicamente questo argomento per screditarmi e che oggi hanno l’occasione di chiedere scusa. Giustizia è fatta. E come direbbe Vasco sono ancora qua…”

La prima sentenza

In primo grado Tancredi era stato condannato dal Tribunale di Marsala per diffamazione a mezzo stampa aggravata, nei confronti dell’ex vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino. Il giudice lo condannò a 1.500 euro di multa, oltre le spese processuali, ed a 15 mila euro di risarcimento per i danni morali subiti da Venturino.