Dopo essere stata sentita nelle scorse settimane come testimone, l’ex sostituto procuratore di Marsala Maria Angioni, primo magistrato che indagò sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, è indagato per false dichiarazioni dalla procura di Marsala.

Per i magistrati che hanno riaperto il caso della piccola Denise, sparita l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo, i presunti tentativi di depistaggio, le connivenze e le falle nell’indagine sulla scomparsa della bambina non hanno trovato alcun riscontro.

Quindi, l’ex Pm, oggi giudice del lavoro a Sassari, è stato iscritto nel registro degli indagati. L’ex sostituto procuratore aveva, infatti, confermato ai magistrati di Marsala le accuse lanciate in diverse trasmissioni televisive. Accuse che nemmeno nell’interrogatorio di oggi come indagata l’ex pm ha negato.

La diretta interessata, contattata da Adnkronos, ha affermato: «Non sono sorpresa, ma sono molto seccata, mi aspettavo di ricevere l’avviso di garanzia. Tanto è vero che prima di riceverlo ho presentato un esposto contro i pm».

«Quando ho parlato ho dato fastidio a qualcuno – ha aggiunto la giudice – Me lo aspettavo perfettamente. Quando la gente si chiedeva perché io non avessi parlato nei 17 anni prima. Perché è chiaro che una volta che ho parlato qualcuno si è infastidito e che ci sarebbe stata una reazione».

«Non so se questo ha portato all’avviso di garanzia, ma so che dopo avere reso sommarie informazioni, lo scorso 3 maggio mi aspettavo di essere indagata», ha proseguito.

«Io ho reso dichiarazioni tecniche – ha continuato – solo oggi mi hanno dato copia degli atti, e la procura mi ha dato copia parziale degli atti. Il 14 maggio ho depositato il primo esposto contro i pm. Il 4 giugno ho poi saputo informalmente dell’avviso di garanzia e il 18 giugno me lo hanno notificato e mi hanno anche notificato l’interorgatorio».

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