È morto di Covid-19, a Miami, Marco De Veglia, uno dei massimi esperti italiani di marketing. Aveva 55 anni, era sposato con Daniela Novati e il figlio Ettore.

De Veglia stava male da 7 giorni, non si era vaccinato e negava l’esistenza stessa del coronavirus. Un amico a La Stampa ha ricordato: «Nella penultima telefonata mi ha detto: ‘Da una settimana ho questa brutta influenza e non passa’. E io: ‘Ma quale influenza! Hai il Covid. Ti sei fatto il tampone?’. ‘No, non c’è bisogno’, continuava a insistere».

De Veglia, mercoledì 21 luglio, è stato portato in terapia intensiva in un ospedale di Miami, con il casco per l’ossigeno. Il suo ultimo messaggio all’amico: «Ci sentiamo entro fine mese per riprendere il lavoro» ma tre giorni dopo il 55enne è morto. In pratica, in 14 giorni dalla contrazione del Covid-19 i sintomi sono peggiorati e non ce l’ha fatta.

Appena il 19 luglio De Veglia scriveva: «Il problema è che nella narrazione pandemica fatichiamo a trovare anche solo un 1% di verità. Eppure ci proviamo, ma niente da fare, una contraddizione dietro l’altra a fare da eco a una propaganda buffa quanto asfissiante. L’ultima sparata è quella dei pass».

Altre sue frasi: «Alert: questo testo contiene fatti scientifici inequivocabili che non possono essere scritti su Facebook e fanno incazzare Burioni» e «vaccini come gli iPhone. Attendiamo il lancio del nuovo modello a settembre». In una circostanza, come documetato da IlGiorno.it, De Veglia aveva definito il Covid-19 «un complotto delle case farmaceutiche». E ancora: «Se muori di infarto è Covid, se muori di vaccino è infarto».

Ad annunciare il decesso di Marco De Veglia su social è stato anche Stefano Versace, imprenditore italiano del settore dolciario in Florida: «Marco ci hai lasciati senza neanche darmi la possibilità di abbracciarti e prenderti a sberle come avevo promesso. Il più grande esperto di Brand Positioning, col quale avevo creato il primo cambio di Brand da Versace gelateria italian e gourmet a STEFANO VERSACE GELATO. Le condoglianze mie e di tutta la mia famiglia a Daniela ed Ettore».

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