Si fa sempre più forte l’ipotesi della costruzione a Palermo, in vista delle amministrative del prossimo ottobre, di un terzo polo moderato e riformista, tra partiti e movimenti che si riconoscono in quest’area. La conferma arriva da Italia Viva che ha evidenziato di aver aperto un vero e proprio cantiere e di aver anche intavolato i primissimi confronti. Ieri un primo confronto interno tra coordinamento cittadino, provinciale e gruppo consiliare di Italia Viva.

La base ideologica

“Italia Viva a Palermo continua a radicarsi e a dialogare con le forze politiche – affermano il coordinatore cittadino Toni Costumati, quello provinciale Marcello Caruso, il capogruppo a Sala delle Lapidi Dario Chinnici e il presidente del consiglio comunale Totò Orlando – che vogliono costruire un fronte riformista, moderato, liberale e ambientalista capace di offrire una proposta di buon governo in vista delle prossime comunali e regionali. Lavoriamo ad aggregare un fronte capace di guardare oltre gli steccati e di mettere insieme chi ha a cuore il bene comune”.

I problemi prioritari da affrontare

“Palermo è alle prese con gravi problemi che hanno bisogno di soluzioni straordinarie – continuano i dirigenti di Iv -. I rifiuti, il trasporto pubblico, le grandi opere, le partecipate e soprattutto il bilancio col Comune ormai in dissesto. Italia Viva Palermo, già domani, inizierà un confronto con le altre forze politiche, a partire da Azione e Più Europa, che agevoli ogni iniziativa utile alla costruzione di un progetto che consenta alla città di voltare pagina”.

Altrove si cerca ancora l’unità

Che quello di Italia Viva possa essere un terzo polo sembrano esserci pochi dubbi. Il centrosinistra sta provando a lavorare per compattare i partiti di sinistra, Partito Democratico e le realtà civiche che vi gravitano attorno con l’ipotesi di primarie o comunque di voler candidare delle donne. Il centrodestra sta tentato di rimettere insieme le fila e di creare un cartello che si avvicini al modello nazionale e regionale. Ancora però ci sono poche certezze su tutti i fronti.

 

 

 

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