I carabinieri forestali del centro anticrimine natura, nucleo Cites del distaccamento Trapani, hanno sanzionato un uomo di 32 anni per aver illecitamente realizzato opere abusive che non necessitavano di concessione edilizia ma che esigevano comunque dell’approvazione dell’ente gestore.

L’operazione in localtià Salinella

L’attività si  sviluppata nell’ambito di un mirato servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati ambientali nelle zone di Paceco, specie nella frazione Nubia ed in località Salinella. Qui i carabinieri forestali hanno accertato che all’interno della riserva naturale orientata “Saline di Trapani e Paceco” erano in corso alcuni lavori consistenti nella realizzazione di un argine all’interno della salina denominata “Salinella”.

Dai riscontri nessuna autorizzazione

Da accertamenti emergeva che questi lavori erano stati avviati da una società senza il preventivo nulla osta rilasciato dall’ente gestore. Per questa violazione i militari dell’Arma procedevano ad elevare una sanzione amministrativa per un importo di 500 euro a carico dell’amministratore della società.

Tre discariche scoperte in questi giorni

Proprio in questi giorni nel trapanese sono state altre le operazioni effettuate sempre dal nucleo Cites sul fronte della tutela ambientale. Durante un ordinario servizio dedicato alla sorveglianza delle aree naturali protette, i militari hanno accertato la presenza di tre distinti depositi incontrollati di rifiuti, due dei quali nel territorio di Paceco in località Pecoreria, lungo l’argine del fiume Baiata, ed uno nel territorio di Erice, sulla strada provinciale 31. Scoperto un deposito incontrollato di circa 4 metri cubi composto da rifiuti di Raee (elettrodomestici), materiale plastico e cartaceo riconducibile ad una ditta, un’impresa di pulizie, motivo per il quale è stato denunciato il legale rappresentante per il reato di abbandono di rifiuti. Trovato anche un’ulteriore cumulo di rifiuti di un metro cubo composto da scarti e limatura derivanti da lavorazione di infissi in alluminio, cinghie di sollevamento di tapparelle, un contenitore di olio minerale, scatole di cartone, pannelli in legno, ricariche di silicone e materiale cartaceo, riconducibile ad una ditta di infissi in alluminio, anch’essa sanzionata. Infine i militari hanno rinvenuto, all’interno di un’area privata lungo la Sp 31, un’ulteriore cumulo di rifiuti speciali non pericolosi, delle dimensioni di 8 metri cubi: in questo caso sanzione amministrativa di 600 euro al proprietario dell’area.