Il futuro di Palermo e della Sicilia, gli attacchi alla Lega e a Fratelli d’Italia, nonchè riferimenti ai prossimi scenari della politica italiana: Matteo Renzi arriva a Palermo per promuovere il suo nuovo libroControcorrente“, in cui racconta, dal suo punto di vista, le ultime vicende che hanno riguardato l’Italia e non solo.

Un occasione che è servita anche a fare il punto della situazione nel capoluogo siciliano. Presenti i vertici del partito legati al senatore Davide Faraone. Fra questi il capogruppo a Sala delle Lapidi Dario Chinnici, il presidente della III Commissione Paolo Caracausi e il presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando. Presente anche il deputato regionale Edy Tamajo, anche se mancava in toto l’area di ex Sicilia Futura. Secondo voci di corridoio, il gruppo sarebbe dato in uscita in direzione Forza Italia.

“Controcorrente”. L’Italia vista da Renzi (VIDEO)

Il leader di Italia Viva parte dal suo libro, analizzando gli ultimi fatti che hanno riguardato la politica del Bel Paese. “Controcorrente è un libro che racconta di come abbiamo mandato a casa il Movimento 5 Stelle per portare Mario Draghi. E’ stata una cosa difficile da fare, ma oggi tutti stanno apprezzando il fatto che l’Italia è più forte di otto mesi fa”.

Renzi a PalermoNon mancano gli attacchi alle forze di destra, in particolare sui temi limitrofi all’emergenza covid-19. “Fra le cose in cui siamo migliorati c’è tutto il tema dei vaccini e del green pass. Dire no alla certificazione verde è assurdo. E’ uno strumento di libertà, grazie ad esso stiamo tornando a vivere. La Sicilia è ancora in zona gialla. Se non ci fosse stato un investimento sulla prevenzione avremmo molte regioni in zona rossa. Noi stiamo dalla parte del Governo, per fare ripartire l’economia grazie al green pass”.

Sulle prossime elezioni amministrative

Il focus di Matteo Renzi si sposta sulla prossima tornata elettorale del 2022 sulla quale, a detta del leader centrista, è ancora presto per fare previsioni. “Gli schieramenti siciliani e palermitani anticipano sempre quello che succede a livello nazionale. Ancora è prematuro parlare di nomi”.

Una battuta anche sul sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Una presenza, quella del “Professore”, definita come simbolo della città, ma che oggi ha fatto il suo tempo. “E’ una presenza storica. Al suo nome sono legate molte cose positive per la ripartenza di Palermo. Va detto che nell’ultimo periodo le cose, soprattutto su rifiuti e sull’emergenza cimiteriale, non sono andate bene. Non ce lo aspettavamo. Posso dire che noi cercheremo, in tutta Italia e a Palermo, di tenere insieme le forze non estremiste”.

Le future alleanze

Ma, nonostante la foschia che avvolge il futuro, Renzi pensa già all’avvenire, definendo quello che dovrebbe essere il quadro politico del suo partito e non solo. “Il disegno di Italia Viva è di stare in un’area centrale riformista che possa fare la differenza. Lo abbiamo fatto con il 2%, mandando a casa il Salvini del Papete e il Conte delle dirette Facebook. Credo che lo faremo anche nel capoluogo siciliano, con percentuali più alte visto il radicamento che abbiamo in Sicilia”.

Renzi a Palermo“Sulle regionali vale lo stesso principio di Palermo. Ci si muove tutti con molta nebbia all’orizzonte. La presenza di Draghi funge da safety car per le macchine dei partiti. Da gennaio, con l’elezione del presidente della Repubblica, inizieremo a fare sul serio sul territorio“.

Con Forza Italia abbiamo lavorato su posizioni opposte per tanti anni. Oggi c’è una novità. La Lega e Fratelli d’Italia, forze sovraniste, posti su una posizione contraria al green pass e che in Europa la pensano molto diversamente da noi. D’altro canto il PD, da cui io provengo, sembra innamorato del Movimento 5 Stelle, del reddito di cittadinanza e del no alle infrastrutture. In questa novità, oggettivamente, con il mondo che fa riferimento a Forza Italia, penso all’ala ministeriale con Mara Carfagna e a Maria Stella Gelmini, dialoghiamo molto bene. Penso che si possa continuare su questa strada anche in Sicilia“.

Uscite e nuovi fronti di dialogo

Non mancano i riferimenti alle rumorose uscite dal partito degli ultimi giorni. Fra queste anche quella di Francesco Scoma, passato alla Lega. “Mi dispiace per loro. Quello che mi colpisce è che vadano nella Lega. In questi anni in tanti mi hanno abbandonato, ma non ho avuto nessun risentimento. In molti si sono avvicinati dando molto, senza chiedere niente. Penso che la politica sia innanzitutto rispetto per le persone. Se vuoi andare, vai. Ma passare oggi alla Lega, in un momento di confusione simile, non lo capisco. Su cosa lo fai l’accordo con il Carroccio?”.

“Ci sono dei valori di fondo che la Lega non rappresenta. Poi, come si fa ad andare con loro vista la loro posizione sul green pass. Non entri ovunque senza che ci siano le condizioni. Poi ognuno è libero di andare dove vuole. Io ho grande rispetto per tutti. Non sono molto modesto, l’umiltà non è la mia caratteristica principe. Io vedo quello che accadrà fa due anni. Quest’area centrista avrà un grande successo in Italia e in Sicilia”.

Ma quella di Scoma potrebbe non essere l’ultimo abbandono di queste ore. Alla presentazione del libro infatti, mancava tutta la componente cittadina dell’ex gruppo di Sicilia Futura. La componente di partito sembra infatti vicina ad un passaggio al gruppo di Forza Italia. Ma, se qualcuno va, qualche altro potrebbe invece avvicinarsi. Nella cornice di Villa Airoldi era infatti presente anche il frontman di +Europa in Sicilia Fabrizio Ferrandelli. Che ci possa essere qualche futura alleanza in vista? Ai posteri l’ardua sentenza.

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