Nuova aggressione nel carcere di Augusta dove tre agenti della Polizia penitenziaria sono stati picchiati da 3 detenuti.

Violenze in una sezione

E’ accaduto nella tarda serata di venerdì e secondo quanto svelato dal Sippe, un sindacato di polizia, la miccia si è accesa dopo che un agente è stato avvicinato da un recluso, il cui obiettivo era di entrare in possesso delle chiavi per l’apertura di alcuni cancelli di una sezione, ospitante 40 persone. La vittima è stata aggredita ed in soccorso sono arrivati due colleghi, che sono stati raggiunti da una “pioggia” di sedie scagliate da altri detenuti.

Vittime al Pronto soccorso

“Gli agenti aggrediti – commenta il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni – sono stati curati al Pronto soccorso di Augusta: i medici hanno diagnosticato ad un agente una distorsione al dito medio della mano destra con una prognosi di 20 giorni, mentre gli altri due hanno rimediato traumi per 8 giorni di prognosi. Fortunatamente niente di grave ma poteva succedere il peggio”.

“Aggressioni in aumento”

Il dirigente nazionale del Sippe denuncia che episodi di violenza ai danni di agenti penitenziari ne sono accaduti in passato.

“Non è la prima volta che succedono episodi di aggressione di questo genere – commenta Bongiovanni -. Le aggressioni stanno aumentando sempre di più in tutti gli istituti penitenziari, per cui, prima che gli agenti perdano il senso della ragione, è bene che ministro della Giustizia ne prenda atto. Occorre dare agli agenti di Polizia penitenziaria maggiori tutele e di conseguenza più autorità d’ intervento. Non si può più attendere, non bisogna aspettare che succeda prima il peggio per poi intervenire”.

Cambiare rotta

Per il segretario generale del Sippe, Carmine Olanda “è giunto il momento che le istituzioni ci dicano come devono essere gestiti le carceri, se la Polizia penitenziaria deve indossare un camice bianco a servizio dei detenuti, oppure una divisa a servizio del Paese”.

Pene da inasprire per le aggressioni

“Come sindacato chiediamo con forza che venga modificato l’articolo 336 del codice penale, prevedendo un aggravante speciale, quindi un inasprimento della pena, per chiunque usa violenza o minaccia al Poliziotto Penitenziario all’interno di una struttura detentiva” concluda il segretario generale del Sippe.

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