Le imprese siciliane avranno tempo fino al 23 marzo 2022 per la realizzazione, rendicontazione e monitoraggio dei progetti comunitari del Po Fesr 2014/2020 di competenza del dipartimento regionale Attività produttive, con riferimento agli avvisi per gli obiettivi tematici, OT 1 (Ricerca sviluppo tecnologico e innovazione) e OT 3 (Competitività delle Piccole e Medie Imprese).

La giunta Musumeci ha, infatti, approvato la proroga straordinaria dei termini di scadenza, che slitta così al 23 marzo 2022 per i progetti comunitari a valere sul Po Fesr 2014/20 di competenza del dipartimento Attività produttive in favore delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica.

Turano “Nostro compito è andare incontro ad esigenze”

“Il nostro compito è andare incontro alle esigenze del sistema produttivo regionale – dice l’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano – tenuto conto che lo stato di emergenza Covid perdurerà fino al 31 dicembre 2021, abbiamo chiesto un provvedimento di proroga straordinaria per dare più tempo alle imprese nell’esecuzione dei procedimenti”.

I primi 25 milioni per piccole e medie imprese in arrivo

In arrivo in Sicilia i primi venticinque milioni di euro per piccole e medie imprese e liberi professionisti, titolari di partita iva, duramente colpiti dalla pandemia da Covid19. Sono oltre un migliaio le richieste presentate, dal 22 luglio al 9 settembre, per ottenere finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto grazie alle risorse messe a disposizione dal governo Musumeci per sostenere il sistema produttivo dell’Isola.

A gestire la piattaforma informatica e a curare l’istruttoria è l’Irfis, l’Istituto finanziario della Regione, che nei prossimi trenta giorni provvederà alla verifica della documentazione presentata e alla liquidazione delle risorse.

A disposizione c’è ancora una cinquantina di milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione del Fesr 2014/2020 deliberata dalla Giunta regionale.
“Procederemo – aggiunge l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – con celerità all’erogazione delle somme e a modificare i criteri, riaprendo così i termini per permettere la presentazione delle nuove domande a tutti coloro che in questa fase non hanno potuto partecipare”.

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