• L’ex assessore regionale Marziano interviene sulla vendita di Erg Power
  • Le trattative di cessione sono con Enel ed altri imprenditori
  • Marziano ritiene più solida l’Enel che darebbe maggiori garanzie

“La vicenda della vendita degli asset  termoelettrici di Erg Power  sta prendendo una piega dubbia”. L’allarme è lanciato dall’ex assessore regionale, Bruno Marziano, esponente del Pd, intervenuto sulla compravendita dell’impianto termoelettrico, ricavato nella zona industriale di Siracusa.

Le trattative di vendita

Enel ha avanzato un’offerta per l’acquisizione dello stabilimento ma la trattativa sembrerebbe essersi arenata per via del prezzo di vendita. A quanto pare, alla porta del colosso genovese avrebbero bussato altri imprenditori, presentando una offerta più vantaggiosa.

“Enel è più solida”

Secondo l’ex assessore, questi imprenditori “non hanno la stessa storia e forza industriale  di Enel nel campo della produzione  di energia potrebbe domani mettere a rischio la tenuta degli asset”.

La crisi della zona industriale

Marziano guarda con preoccupazione al futuro della zona industriale, il polmone dell’economia siracusana, che dal Pnrr non riceverà nulla, nonostante i tentativi dei sindaci del comprensorio alla Regione ed al Governo nazionale. La questione di Erg Power, nella tesi dell’ex assessore regionale, rischia di portare nuovi nubi su quest’area con rischi evidenti per l’occupazione. 

La considerazione di Marziano è che Enel, con la sua solidità, darebbe maggiori garanzie, sotto l’aspetto produttivo ed occupazionale.

“Ritengo che Erg debba  essere più chiara e trasparente.  Il polo industriale di Siracusa non si può più permettere  elementi di opacità  e bisogna che si lavori verso un consolidamento che si può fare solo  se da una parte ( le aziende) si diano scelte innovative ma sostenibili dal punto di vista dell’economia e  nel territorio e dall’altra ( le istituzioni ed il territorio stesso) via sia una rinnovata attenzione sulle dinamiche  che coinvolgono e coinvolgeranno  sempre  di più il polo. Sia per quanto attiene  alle opportunità del Pnrr sia per le criticità che possono venir fuori  per la transizione energetica e per  il rispetto di norme sempre più stringenti nel campo delle  produzioni i ecosostenibili”.

I posti di lavoro a rischio

“Tutti siamo  chiamati ad una maggiore attenzione , vigilanza – aggiunge Marziano – e migliore interlocuzione.  Il polo industriale non deve più rischiare un solo posto di lavoro, a partire da questa criticità che si intravvede sulla vicenda Erg Power  per la quale  ci schieriamo  a fianco dei lavoratori e sulla quale richiamiamo l’attenzione di tutti, rappresentanti politici ed istituzionali in primis”