L’esultanza dei forzisti siciliani parte da uno dei suoi massimi rappresentanti, Gianfranco Miccichè. L’assoluzione di Silvio Berlusconi dal processo “Ruby ter”, arrivata ieri sera, spinge gli italo-forzuti ad intravedere il campo finalmente sgombro per un ritorno a pieno titolo di Berlusconi sulla scena politica italiana. Ne è convinto di questo proprio Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell’Assemblea regionale siciliana,  che parla per l’appunto della possibilità, per Berlusconi, di “dedicarsi alla politica”.

Miccichè: “Una persecuzione”

“Felicità assoluta di tutta Forza Italia siciliana per l’ennesima assoluzione del presidente, Silvio Berlusconi – commenta Miccichè -. Vorremmo evitare di assistere ancora a queste persecuzioni che si tramutano in assoluzioni. Mi auguro che al presidente Berlusconi sia consentito di dedicarsi con serenità all’azione politica, poiché della sua presenza si sente un gran bisogno”.

Il caso giudiziario

Ruby ter è il primo dei tre processi che riguarda un filone d’indagine in cui sarebbero emersi dei presunti versamenti a ragazze ospiti delle serate “bollenti” del cosiddetto “bunga-bunga” di Arcore e ad altri testimoni di quelle cene. Tra loro c’era proprio il pianista di Villa San Martino, Danilo Mariani. Secondo le iniziali accuse della Procura, che considerata l’assoluzione non hanno retto in aula, il leader di Forza Italia avrebbe pagato Mariani per indurlo a falsa testimonianza sulle serate ad Arcore. Per Mariani e Berlusconi l’accusa aveva chiesto 4 anni di reclusione. Al centro delle contestazioni dell’accusa una serie di bonifici, alcuni con causale e altri senza, effettuati dall’ex premier al pianista tra il 2011 e il 2013 per un ammontare complessivo di 170mila euro.

L’assoluzione

Silvio Berlusconi e il pianista di Arcore Danilo Mariani sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” secondo il tribunale che si è pronunciato dopo circa un’ora di camera di consiglio. “Grandissimo risultato, tutti e due assolti con formula piena: sono veramente contento. Non stupito: è il giusto epilogo di questo processo che forse si doveva fermare un po’ prima”, ha commentato subito dopo la lettura uno dei difensori di Berlusconi, l’avvocato Enrico De Martino.

 

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