“Il governo Draghi è la consacrazione del fallimento della politica italiana, la sconfitta della geografia politica, un’anomalia”. Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, intervenuto al convegno della Fondazione Dc che si sta svolgendo a Saint-Vincent (Aosta).

L’affondo di Musumeci

“In una struttura democratica – ha detto Musumeci – le forze politiche con sensibilità vicine si coalizzano e governano. In Italia invece abbiamo assistito a un centrodestra che arriva come un’ambulanza a soccorso di una maggioranza di centrosinistra che non era in grado di esprimere un governo”.

A che servono i partiti?

Per Musumeci “se stiamo tutti insieme, allora a cosa servono 15 partiti?”.

Il programma del convegno

Sabato 23 ottobre 2021 – Ore 11.00 Tavola Rotonda: ‘Quattro liste al 20%, dov’è la nuova DC?’ con Rocco Buttiglione, Fabio Massimo Castaldo, Guido Crosetto, Paola De Micheli, Raffaele Fitto, Emilio Floris, Giuseppe Gargani, Ubaldo Livolsi, Biagio Maimone, Augusto Minzolini, Nello Musumeci, Francesco Verderami, Claudio Vivona, modera Angelo Polimeno Bottai.

Ore 16.00 Tavola Rotonda: ‘Arriva la Balena Verde?’ con Angelo Bonelli, Rocco Buttiglione, don Gianni Fusco, Davide Maraffino, Paolo Prisco, Vincenzo Sanasi D’Arpe, Renato Soru, Michele Zuin. Modera Stefano Tunis.

Domenica 24 ottobre 2021 – Santa Messa, ore 10.00. Poi conclusioni con Paola Balducci, Annamaria Bernini, Giampiero Catone, Lorenzo Cesa, Maria Stella Gelmini, Roberto Occhiuto, Ettore Rosato, Gianfranco Rotondi, Antonio Tajani, Renato Brunetta, Massimo Garavaglia, Mara Carfagna. Saluto del Presidente Silvio Berlusconi, modera Anna La Rosa.

Gli attacchi precedenti

Non è la prima volta che Musumeci se la prende col premier Draghi. Pochi giorni fa, in un intervento a Start su Sky Tg 24 parlando dei fondi PNRR, aveva detto: “Il Presidente Draghi avrebbe fatto bene a sentire le regioni. C’è stato un grave deficit di democrazia e rapporto con le regioni. Come si fa ad inserire in un piano iniziative infrastrutturali senza avere concordato con i governatori quali sono le priorità?”.

“Sarebbe stato utile – ha aggiunto – che lo Stato ci avesse dato dei progettisti capaci di progettare opere in sei mesi e non in sei anni come accade oggi. Non è in questo modo che si opera per ridurre il divario Nord-Sud”.

 

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