“Quelli come noi non mollano mai” recita uno degli striscioni dei manifestanti che questo pomeriggio hanno preso parte al corteo per dire no al Green pass.

La marcia dei 500

In 500, secondo una prima stima, hanno deciso di marciare, “armati” di megafoni e fischietti e di una determinazione incrollabile contro la decisione del Governo nazionale di imporre il certificato verde per arginare la diffusione del Covid19.

“Siamo persone libere”

La manifestazione, dal nome “Trieste chiama Siracusa risponde” è stata organizzata dall’Opi, orgoglio partite Iva, ma nella pancia dei partecipanti non c’erano solo coloro contrari al Green pass ma anche al vaccino.

“Viviamo in uno Stato libero – ha detto una manifestante – per cui ognuno di noi deve scegliere, in modo autonomo, se vaccinarsi o meno, non possiamo permettere l’imposizione di un farmaco. Ne va della nostra democrazia”.

Il controllo delle forze dell’ordine

Il corteo è stato scandito al grido, “libertà, libertà” ma durante la marcia, sotto stretta osservazione della polizia, dei carabinieri e dei militari della guardia di finanza non si sono verificati scontri.

Malattie raddoppiate dopo il Green pass

Frattanto, sono più che raddoppiati in Sicilia i certificati di malattia presentati da parte dei medici curanti dei lavoratori dipendenti siciliani. Un raddoppio avvenuto nel giro di pochi giorni contestualmente all’entrata in vigore dell’obbligo di presentazione del green pass per entrare nel luogo di lavoro.

La Sicilia tra le più no vax d’Italia

La Sicilia si conferma tra le regioni più no vax d’Italia. Nell’ultima settimana monitorata, secondo i dati della Fondazione Gimbe, la prestigiosa organizzazione di ricerca scientifica, i siciliani che sono coperti dal vaccino anticovid sono il 67,8% mentre la settimana precedente ci si era fermati al 66,7.

Dal governo nazionale nessuna apertura

“Sicuramente, una delle richieste del coordinamento no-green pass di Trieste è quella di abolire il green pass e ovviamente è una richiesta sulla quale il governo non credo abbia spazio per prenderla in considerazione, così come togliere l’obbligo vaccinale laddove il governo lo ha previsto per alcune categorie”. Così a Rainews24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

 

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