Alla faccia del “made in Sicily”, delle eccellenze siciliane, dei prodotti tipici. E chi più ne ha, più ne metta. Al bar dell’Ars, l’assemblea regionale siciliana, si servono spremute di arance tipiche… del Portogallo. Si, avete capito bene: arance provenienti da terra lusitana. O forse più probabilmente dall’Argentina. A fare l’incredibile quanto grottesca scoperta è stata l’inviata di “Striscia la notiziaStefania Petyx che ha colto in “flagrante” il barista proprio mentre ad alcuni clienti serviva una spremuta di arance dal Portogallo. 

Le telecamere nascoste riprendono tutto

Striscia la notizia ha dapprima fatto entrare due ganci al bar con telecamere nascoste che hanno chiesto una spremuta di arance. Alla prima cliente il barista ha detto che le arance erano siciliane, alla seconda però ha detto che invece provenivano dal Portogallo. Con la proprie telecamere la fortunata trasmissione di Mediaset ha ripreso il momento in cui erano pronte per essere scaricate delle intere casse di arance per finire proprio al bar dell’Ars e nella confezione erano scritto che provenivano dall’Argentina. Insomma, al di là della provenienza (se Argentina o portoghese) poco cambia. La cosa che appare certa è che di sicuro non sarebbero arance siciliane.

Il progetto dal sapore ipocrita

Ha dell’incredibile tutto questo se si considera che la Regione ha sponsorizzato di recente un progetto denominato “Io compro siciliano”. In pratica è stato fondato un vero e proprio brand dove si promuovono e vendono on line i prodotti siciliani, con in primo piano (e non poteva essere altrimenti) una bella arancia da fortissimo e caratteristico colore rossastro tipico della specialità “Tarocco”. Addirittura proprio la Regione ha stipulato con questo marchio un protocollo d’intesa per la promozione del marchio Qs-Qualità Sicura Garantita, “con l’obiettivo comune – si legge – di valorizzare i prodotti agroalimentari con un elevato standard qualitativo”. E poi, al bar, si importano arance da altri paesi.

I deputati: “Noi compriamo solo siciliano”

Con ironia la corrispondente palermitana di Striscia si è posizionata davanti all’ingresso dell’Ars dove hanno accesso le auto dei parlamentari. A sfilare davanti alle telecamere Pippo Laccoto, Giusy Savarino, Alessandro Aricò, Eleonora Lo Curto e Baldo Gucciardi. Tutti hanno garantito che acquistano solo prodotti agroalimentari siciliani. E ti pareva, verrebbe da dire.

IL VIDEO COMPLETO DI STRISCIA

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