• Torna il Festival delle Letterature Migranti con una edizione tutta al femminile
  • La VII edizione porta il titolo di “Corpo condiviso”
  • Oltre 30 eventi, stasera concerto alla Cappella Palatina

Al via la VII edizione del Festival delle Letterature migranti che quest’anno porta il titolo evocativo di “Corpo condiviso”.

Una edizione declinata al femminile, diversi linguaggi espressivi

Una versione del tutto declinata al femminile in cui i diversi linguaggi espressivi, dalla musica al teatro alla letteratura, si incontrano in una Palermo che per storia e posizione geografica possiede una vocazione naturale all’integrazione. Logo della manifestazione un Gulliver donna, sospesa e fluttuante.

La presentazione dell’evento

L’evento è stato presentato presso l’Oratorio Sant’Elena e Costantino ed è il risultato della partnership fra il comitato di direzione del Festival, guidato da Davide Camarrone, e la Fondazione Federico II. Sono intervenuti, fra gli altri, oltre al direttore dell’evento, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il direttore della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso, l’assessore Comunale alle CulturE Mario Zito, l’attrice Pamela Villoresi.

I luoghi coinvolti

Da oggi fino al 31 ottobre, oltre 30 eventi si snoderanno fra la Cappella Palatina, Palazzo Branciforte, l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, lo spazio Zac ai Cantieri culturali alla Zisa. Tra le protagoniste, Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello; la scrittrice, registra e giornalista francese Ingrid Seyman; la graphic Journalist Takoua Ben Mohamed; Nadeesha Uyangoda autrice del pamphlet “l’Unica persona nera nella stanza” e la scrittrice israeliana Gila Almagor.

Il concerto “Oasis” alla Cappella Palatina

Stasera, alle 19, avrà luogo, presso la Cappella Palatina, il concerto “Oasis”, un omaggio a tre componitrici appartenenti ad ambiti storici e culturali diversi: Isabella Leonarda, una religiosa autrice di opere anche profane del XVII secolo, l’artista azerbaigiana Franghiz Ali-Zadeh e quella palermitana Ornella Cerniglia.

L’integrazione

“L’emigrazione – ha detto Miccichè – è tutto, dalla cucina, allo sport, alla musica, immaginare un mondo senza integrazione è una visione distorta della realtà. Mi auguro possa ritornare in questa città l’“Illuminismo” dei nostri predecessori che hanno costruito Palazzo dei Normanni, cioè l’integrazione per antonomasia”. Poi, il presidente dell’Ars non ha tralasciato di dire la sua sulle “quote” destinate alle donne: “Per me la parità di genere consiste nella capacità e la preparazione di una persona indipendentemente che sia uomo o donna. Sono sempre stato contrario ad ogni forma di quota rosa”.

Il momento buio dell’Afghanistan

Il direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, ha voluto ricordare il momento buio che sta vivendo l’Afghanistan: “In quel Paese – ha sottolineato – lo spazio per le donne è annullato, la musica a Kabul tace, la faremo risuonare alla Palatina, attraverso le note di tre donne, distanti fra di loro nello spazio e nel tempo, anche per tutte coloro cui è stata tolta ogni possibilità espressiva, nel luogo simbolo in cui i linguaggi si integrano ed esprimono al massimo grado lo spirito umano”.

Rendere contemporaneo il passato e guardare al futuro

“Questo Festival – ha detto Orlando – ha attraversato il tempo della pandemia. Lancia un messaggio importante e cioè che a Palermo è possibile rendere contemporaneo il passato e guardare al futuro”. Orlando ha letto le motivazioni attraverso cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito di quattro medaglie la manifestazione.

Scrivere e rappresentare la sofferenza

Dei dolori e delle paure dei ragazzi palermitani durante i mesi in cui è stata loro sottratta la socialità, a causa del lockdown, e diventati tema di una pièce teatrale, ha parlato Pamela Villoresi: “I nostri allievi – ha spiegato – sono riusciti a trasformare in catarsi i testi scritti da ragazzi di pochi anni più giovani di loro. Parole di sofferenza che non sarebbero riusciti a dire, ma soltanto a scrivere”.

Accesso consentito con green pass

Gli appuntamenti sono gratuiti, l’ingresso è consentito con green pass. Per il concerto alla Palatina è richiesta la prenotazione attraverso il sito www.festivalletteraturamigranti.it.

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