• Infuria la polemica a Siracusa sulle cause del maltempo e Medicane
  • Il sindaco attacca duramente il coordinatore di Forza Italia
  • L’esponente del partito di Berlusconi aveva definito “gretinate” le teorie di Italia sul cambio del clima

Ad infuriare non è solo il maltempo e lo spettro di Medicane ma anche le polemiche su quanto sta accadendo nella Sicilia orientale.

Vertice sul crollo del costone

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che, nelle prossime ore, parteciperà ad un vertice per gli interventi  sulla porzione del costone roccioso, ricadente nell’area del Monumento ai Caduti, ceduto ieri sotto i colpi dell’azione erosiva del mare, alimentato dalle raffiche di vento, si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

Allarme Medicane

“E pensare – spiega a BlogSicilia il sindaco di Siracusa – Francesco Italia – che, appena un mese fa, un ex senatore della Repubblica definiva i cambiamenti climatici una “gretinata”. Di Medicane non ne parlo certo io ma esperti di meteo, per cui l’allarme da me lanciato non era certo peregrino. Ora, però, rimbocchiamoci le maniche per riparare i danni causati dal maltempo”.

“Gretinismo militante”

Nel mirino è finito l’ex senatore di Forza Italia, Bruno Alicata, attuale coordinatore del partito di Berlusconi che, poco più di un mese fa, a poche ore dal cedimento di un torrione del Ponte umbertino, in coincidenza di un nubifragio, attaccò duramente lo stesso Italia, che aveva parlato dei cambiamenti climatici.

“Grazie al ‘gretinismo’ militante, viviamo – diceva Alicata – l’epoca stanca e noiosa per cui tutto è ‘cambiamento climatico’, costretti ogniqualvolta a subire un bombardamento mediatico che vuole accreditare la tesi, tutta da dimostrare, che il clima stia cambiando per colpa, soprattutto, dell’uomo”.

“Tutti, o quasi, a capofitto a cavalcare il conformismo ambientale del momento, e guai a dissentire, pena la condanna al rogo per tutti i ‘reazionari’ che dissentono”  scriveva l’ex senatore di Forza Italia, Bruno Alicata.

“Con sprezzo del ridicolo, arriva ad attribuire ai suddetti ‘cambiamenti’ di aver fatto cadere il cornicione di Corso Umberto, lesionato da svariati lustri e mai manutenuto” chiosava Alicata.

 

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