E’ stato recuperato intorno alle 11 di questa mattina il corpo di Angela Caniglia, la donna dispersa da giorni dopo essere stata travolta, insieme al marito, dalla prima ondata di maltempo nel catanese

Dispersa dal 24 ottobre

La donna risultava dispersa da domenica 24 ottobre quando era stata trascinata dall’acqua insieme al marito anche lui trovato morto all’indomani. Poco fa dunque il ritrovamento della donna a seguito di incessanti ricerche da parte dei soccorritori.

Ritrovata in un fondo agricolo

La malcapitata è stata ritrovata in un fondo agricolo, a circa due chilometri in linea d’aria dal punto in cui è stato ritrovato il marito. Il corpo è stato ritrovato in contrada Abate nel territorio del Comune di Scordia, a circa 7 km in linea d’aria dal luogo del suo ultimo avvistamento.

Lunedì 25 ottobre trovato il marito

Il corpo del marito, di 67 anni, disperso con la moglie a Scordia, centro della Piana di Catania colpito da un nubifragio dalla giornata di domenica, era stato trovato meno di 24 ore dopo.

Lunedì 1 novembre i funerali di marito e moglie

Il corpo di Angela Caniglia è stato anch’esso, come quello del marito, Lucio Gambera, ritrovato in un agrumeto nel territorio di Lentini. I funerali della coppia saranno celebrati lunedì mattina alle 10.30 nella chiesa di San Giuseppe.

Il sindaco Franco Barchitta, per quel giorno ha proclamato il lutto cittadino. “Dobbiamo soltanto augurarci – ha detto Barchitta – che queste vittime rimangano solo un ricordo del passato che non si ripeterà. A Scordia stamane non c’è un’anima viva. Sembra una scene del film ‘Mezzogiorno di fuoco’. Siamo molto provati psicologicamente”.

Il primo rinvenimento

Era in un agrumeto distante dal luogo nel quale era erano stati visti l’ultima volta, in contrada Ogliastra. Lo rendono noto i vigili del fuoco di Catania. A fare scattare l’allarme è stato un uomo rimasto bloccato dentro la sua auto per la presenza di un fiume di acqua e fango in strada. Ai vigili del fuoco che lo hanno soccorso ha detto di avere visto una coppia su una Ford Fiesta che, scesa dall’auto, sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua.

La fake news del ritrovamento anche della moglie

Nelle ore seguenti si diffuse la falsa notizia del ritrovamento anche della moglie ma non era vero nonostante alcune testate diedero erroneamente la notizia

Impiegati i nuclei speleologici del Soccorso alpino siciliano

Le ricerche della moglie della vittima, dispera insieme a lui, invece, continuarono e dalla mattina di martedì 26 venne coinvolta anche la Squadra di soccorso in forra del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano che è stata attivata su richiesta del Sindaco di Scordia per la ricerca del disperso in contrada Ogliastra.

Dopo Scordia martedì un’altra vittima a Gravina

Protezione civile a lutto in Sicilia. Si chiamava Paolo Claudio Agatino Grassidonio, l’uomo di 53 anni morto ieri a Gravina di Catania per il nubifragio che si è abbattuto nel Catanese. Era un volontario dell’associazione nazionale carabinieri (Anc) di Nicolosi. L’uomo è stato ucciso dalla furia dell’acqua rimanendo incastrato sotto un’auto mentre era in corso in quella zona della cittadina etnea la fase più acuta dell’evento alluvionale.

La vittima era un volontario

“Paolo Grassidonio conosceva i rischi che si corrono in questi casi, scrive la protezione civile regionale, appartenendo ad una Organizzazione di Volontariato, “ANC” (Associazione Nazionale Carabinieri) sede di Nicolosi. Era quindi un volontario; noi non sappiamo se si stesse recando a prestare soccorso a qualcuno in quegli istanti. E’ però andato incontro al suo destino, travolto dalla furia di un evento inimmaginabile”.

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