Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, intervenuto nel corso della trasmissione Restart 264, su Cusano Italia TV, ha affermato: “Siamo in una situazione in cui raggiungeremo un equilibrio, in cui il virus ha un certo livello di trasmissione e lo possiamo bloccare vaccinandoci, con la terza dose che a mio avviso deve essere parte del processo di vaccinazione, e mantenendo determinate precauzioni, come l’uso delle mascherine nei trasporti e nei luoghi pubblici affollati. Mantenendo questo livello di precauzione spero che raggiungeremo una situazione il più possibile lontana da quella della Gran Bretagna. Da dicembre – gennaio emergerà la maggiore suscettibilità dell’infezione a livello della popolazione. Vaccinare con la terza dose fragili e anziani è corretto, ma non è sufficiente, perché se non vaccineremo tutti con la terza dose fra poco avremo livelli di trasmissione particolarmente importanti”.

L’esperto ha precisato: “Al momento la differenza con la Gran Bretagna, oltre al fatto che loro hanno abbandonato tutte le precauzioni, è dovuta al fatto che noi abbiamo vaccinato più tardi e quindi siamo più protetti”.

E l’immunità di gregge? “I dati sono stati recentemente resi pubblici da uno studio su 4 milioni di vaccinati, che dimostrano come la capacità dei vaccini di proteggere dall’infezione dopo 6 mesi cala dal 95% al 40% e la protezione contro le complicazioni gravi cala dal 90% al 65%. Sono cali molto significativi che mettono in serio dubbio la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge, un obiettivo che secondo me ci dobbiamo dimenticare. Per mantenere l’immunità di gregge ogni mese dovresti rivaccinare un sesto della popolazione già vaccinata. Siamo in una situazione in cui raggiungeremo un equilibrio, in cui il virus ha un certo livello di trasmissione e lo possiamo bloccare vaccinandoci, con la terza dose che a mio avviso deve essere parte del processo di vaccinazione, e mantenendo determinate precauzioni, come l’uso delle mascherine nei trasporti e nei luoghi pubblici affollati”.

Ad Agorà, su Raitre, invece, a proposito dell’obbligo vaccinale, Crisanti ha detto: “Ci sono tante persone che hanno fobie. Ci sono quelle che, per esempio, non viaggerebbero mai in aereo, nemmeno con l’obbligo. Bisogna accettare che c’è una piccola porzione di popolazione che ha questi problemi con la vaccinazione e queste persone non devono e non possono essere regalate ai no vax. Serve trovare un compromesso. Per esempio obbligarle ad usare la mascherina FFP2 che è molto sicura”.

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