Un terremoto di magnitudo 3.8 è stato registrato alle 21.14 nel mare di Sicilia a 31,2 chilometri a nord-est di Lampedusa.

L’Ingv ha localizzato l’ipocentro a una profondità di 3,8 chilometri.

Il sisma non è stato avvertito dalla popolazione e nessuna segnalazione di danni è arrivata al Dipartimento regionale della Protezione civile Sicilia.

Ciclone Apollo, il fenomeno non si è esaurito

l fenomeno meteo in Sicilia orientale “non si è esaurito, ha avuto un momento di tregua che si sta consumando in queste ore, ma noi ci attendiamo che tra stanotte e domani riprenda” e “le previsioni ci impongono una grande cautela perché, come ci dicono i modelli, avremo a che fare con velocità del vento estremamente elevate, possibilità di mareggiate e precipitazioni intense” che “colpiscono un territorio già fragile” e “gli effetti potrebbero diventare importanti”.

Lo ha detto Fabrizio Curcio capo del Dipartimento della Protezione Civile intervenendo a Zapping su Radio 1. “Medicane? Tendiamo a caratterizzare un po’ gli eventi estremi – ha detto Curcio sulla denominazione dato al fenomeno atteso – ma in realtà un meteorologo ci bacchetterebbe. Al netto della denominazione di uragano mediterraneo è un evento estremo.

Poi, magari, come speriamo, non colpirà Catania. Sono eventi che colpiscono aree che nel nostro continente europeo che non erano usuali, oggi accadono maggiormente. Stiamo mettendo in atto tutte le azioni necessarie per minimizzare i danni. Vedere via Etnea a Catania in quella maniera colpisce tutti gli italiani, come è giusto che sia. Il sistema – sottolinea – si era già messo in moto domenica scorsa. Ma per quanto si possono mitigare gli eventi che sono intensi, anche il comportamento del singolo cittadino fa la differenza”.

Maltempo: attivato Centro operativo Protezione civile Sicilia

Il Centro operativo per il coordinamento di tutte le funzioni di supporto di protezione civile è stato istituito nella sede regionale della Protezione Civile Siciliana di San Giovanni La Punta, nel Catanese, su disposizione del direttore generale Salvo Cocina.

Attivate le funzioni di protezione civile per il coordinamento delle forze del sistema: coordinamento delle squadre di volontariato, ricognizione e censimento dei danni (affidata a Palermo alla Soris) e l’attivazione dei mezzi di intervento e dei mezzi speciali quali motopale e altri mezzi pesanti per il soccorso in emergenza. Nella Sicilia orientale 150 sindaci sono stati preparati all’emergenza e hanno istituito i Centri operativo comunali (Coc) per monitorare l’evoluzione della perturbazione e individuare nell’immediato gli interventi da predisporre per mitigare i danni.

Inoltre sono operativi cinque Centri di coordinamento soccorsi (Ccs) in ciascuna delle prefetture di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna. Tutto il sistema di protezione civile, composto da vigili del fuoco, corpo forestale, forze dell’ordine, prefetture e sistema ospedaliero sanitario, è preallertato ed in contatto con la Sala operativa della Protezione civile istituita a San Giovanni la Punta.

Protezione Civile: ‘Medicane’ a largo coste sud-est Sicilia

La perturbazione di tipo ciclonico, il ‘Medicane’, che minaccia di impattare sulla Sicilia è al momento a largo delle coste sud orientali dell’isola. Se mantenesse questa distanza dall’isola potrebbe avere un impatto minore rispetto a ciò che si è verificato a Scordia e a Catania. Lo rende noto il Dipartimento regionale della Protezione civile (Drpc) sottolineando che “preoccupano però i venti che potrebbero raggiungere velocità elevate fino a 80-100 km/h e che pertanto potrebbero causare danni ad alberi, verande, tettoie e cartellonistica pubblicitaria”. Il Drpc Sicilia “raccomanda alla popolazione di usare la massima prudenza e di attenersi alle norme di comportamento previste in caso di pioggia intensa, evitando quindi spostamenti sia per non intralciare i soccorsi e soprattutto per evitare di mettere a rischio la propria incolumità”.

Rfi, domani sospesa circolazione su linea Ct-Sr-Rg

In seguito all’allerta meteo diramata dalla Protezione civile, domani la circolazione ferroviaria sarà sospesa, in via precauzionale, sulla linea Catania-Siracusa-Ragusa dalla mezzanotte alle 9 e sulla linea Ragusa- Canicattì dalla mezzanotte alle ore 13. Seguiranno aggiornamenti in base alle evoluzioni meteo. Le squadre di tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro da questa notte per presidiare le linee interessate dall’interruzione.

Maltempo: Draghi, vicino a vittime e a popolazioni colpite

“Sono vicino in particolare alle famiglie delle tre vittime”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm, parlando delle vittime del maltempo in Sicilia ed esprimendo “vicinanza alle popolazioni colpite dai nubifragi”.

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