La Svizzera ha detto sì al Green Pass. Stando alle prime proiezioni SSR/gsf.bern, infatti, il 63% degli svizzeri ha votato a favore nel referendum sulla legge che prevede l’introduzione del certificato vaccinale anti Covid-19.

Inoltre, i dati parziali che provengono dai cantoni confermano le proiezioni dell’istituto demoscopico Gfs.bern. Nel cantone di Ginevra, ad esempio, il 64,08% degli elettori ha votato a favore della legge Covid-19, secondo i risultati anticipati basati sul voto per corrispondenza.

Il green pass è stato imposto da settembre dalle autorità elvetiche per poter entrare nei ristoranti e in altre attività al chiuso ma gli oppositori lo hanno attaccato, ottenendo un referendum che si è svolto al termine di una campagna segnata da proteste e tensioni.

Ronzulli (Forza Italia): “Confermata la responsabilità della maggioranza”

Licia Ronzulli, vicecapogruppo di Forza Italia al Senato, ha commentato: “Il successo del referendum indetto in Svizzera sulla legge che introduce il green pass evidenzia in tutta chiarezza come i cittadini approvino la linea della responsabilità. Una linea che in Italia trova conferma innanzitutto nella eccezionale adesione alla campagna vaccinale che ha raggiunto una percentuale di ben circa 20 punti più elevata della Svizzera. È, insomma, assolutamente chiaro che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ed europei si fidano della scienza e sono a favore di vaccini e green pass, strumenti necessari per superare la pandemia. Altrettanto evidente è che non può essere una minoranza di ‘bastian contrari’ a compromettere la sicurezza sanitaria di tutti. Chi rifiuta vaccini e green pass deve quindi accettare le limitazioni a cui è soggetto a causa di una scelta assolutamente incomprensibile oltre che pericolosa per l’intera comunità”.