Il vaccino anti-Covid si fa anche dal barbiere e dal parrucchiere. Da dopodomani, infatti, i medici si armeranno di siringhe e vaccini per inoculare dosi ai clienti di un centro benessere di via XX Settembre, a Palermo, dalle 9,30 alle 11, per coloro che hanno prenotato. Al momento sono una ventina che tra la rasatura della barba e un taglio di capelli, tra la messa in piega e una ceretta, hanno deciso di aderire alla campagna lanciata dal titolare dell’esercizio, Nunzio Reina, che è anche responsabile area produzione e benessere di Confesercenti Sicilia.

L’ok del Commissario Renato Costa

Soltanto pochi giorni fa Reina aveva contattato il commissario per l’emergenza Covid della provincia di Palermo, Renato Costa, per lanciare l’iniziativa. “Nessun problema”, hanno risposto dal quartier generale dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo.

Può essere una spinta in più

“Questa iniziativa – ribadiscono dalla Fiera – ha lo scopo di avvicinare sempre più persone al vaccino anti-covid, cercando d’intercettare chi non ha ancora fatto la prima dose. Il fatto che tutto si svolga in un ambiente completamente diverso da un hub vaccinale, può rappresentare una spinta in più”.

La proposta diventa realtà

Quella che per molti era soltanto una bizzarra proposta, si è trasformata invece in realtà, che adesso sembra interessare a diversi coiffeur, che hanno l’intenzione di replicare l’idea.

Una stanza completa di tutto

“Abbiamo destinato una stanza con tutto ciò che occorre ai medici – dice Reina – C’è il lettino, la scrivania, un computer per registrare le pratiche. Continuiamo a ricevere tante telefonate di prenotazione. Gli appuntamenti con i medici saranno concordati con la struttura del commissario. Intanto, giovedì si comincia alla grande, anche con prime dosi, che per noi rappresentano un successo”.

“Da quando ho lanciato l’iniziativa ho ricevuto tante telefonate. E’ solo l’inizio. Sono stato contattato da molti colleghi che vogliono aderire alla campagna completamente gratuita. L’idea piace, ed è dimostrato dal numero crescente di ora in ora delle prenotazioni per le prime, seconde o terze dosi. L’obiettivo – conclude – è vaccinare tante persone. A volte, gli anziani hanno difficoltà a recarsi negli hub o non possono sostenere lunghe attese. Da noi invece, un numero limitato di persone, trova tutte le comodità e, nell’attesa, si dedica al benessere personale”.

Articoli correlati